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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

26 maggio 2016 | 10.21
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"A mio avviso l'obiettivo numero uno dell' Italia deve essere quello di aumentare la produttività, quindi la sfida non è tanto di politica industriale in senso 'settoriale', ma consiste piuttosto nel provare a rendere maggiormente competitive le aziende italiane in un mercato sempre più globale. Il futuro dell'industria italiana si giocherà sul fatto di saper trovare prodotti innovativi che soddisfino i nuovi bisogni dei cittadini". Così, in un'intervista a 'Avvenire' Fabrizio Saccomanni, ministro dell'Economia nel governo Letta.

"Sono molto preoccupato, perché c'è la tentazione di voler rinviare la ripresa delle trattative addirittura a dopo l' estate. La possibilità di trovare un'intesa c'è ancora, ma bisogna abbandonare posizioni granitiche e riscoprire il valore della mediazione. Noi vogliamo che la difesa potere acquisto dei salari riguardi il 100% dei lavoratori". Così, in un'intervista a 'Avvenire', Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl.

"La grande crisi ha diviso il grano dal loglio. Ci sono le imprese che hanno continuato a investire che adesso tengono il punto e si difendono bene. Chi invece ha tirato a campare è in difficoltà. Per i piccoli la chiave per tenere il passo è entrare a far parte di una filiera. E' chiaro che serve un'azienda che faccia da guida. Ma in questo modo si cresce insieme. Chi fa da traino mette a segno risultati anche grazie alla capacità di fare sistema con la catena dei fornitori. D'altra parte i piccoli hanno stimoli per crescere e tenere il passo sul fronte della tecnologia e degli investimenti". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', Marco Bonometti, presidente degli industriali bresciani.

"Il protocollo che sottoscriveremo il 27 maggio prossimo sarà siglato dall'intero settore agricolo: è un caso più unico che raro in Italia. Interviene sia sul versante dell'accoglienza degli immigrati che contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. E prevede scelte condivise e impegni precisi. Le intese riguardano cinque regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. E, in particolare, i territori di sette province, quelli più esposti sul versante caporalato: Bari, Caserta, Foggia, Lecce, Potenza, Ragusa e Reggio Calabria". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi', Stefano Mantegazza, segretario generale Uila Uil.

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