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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

27 luglio 2016 | 09.56
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Ho proposto un percorso comune che riguarda non solo il rinnovo del contratto, ma anche il Testo unico, la riforma del pubblico impiego, alla quale stiamo lavorando. Si tratta di due atti che si parlano su temi importanti: la valutazione, il reclutamento, la mobilità. Quello che faremo sicuramente nel testo unico, è confermare che per gli statali si applica sempre il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo Detto questo però chi sbaglia deve essere licenziato. Dal jobs act, invece, prenderemo spunto per altre norme". Così, in un'intervista a 'Il Messaggero', il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia.

"Ci sono finalmente politiche di accompagnamento innovative su temi decisivi come la dotazione infrastrutturale per consentire alla Liguria di avere collegamenti migliori attraverso la gronda autostradale e il terzo valico: la Regione ci ha creduto molto e questo per noi è utilissimo così come la crescita delle presenze turistiche attraverso la campagna promozionale per la destagionalizzazione". Così, in un'intervista a 'Il Giornale' il presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone.

"Il fatto di concedere permessi retribuiti a sindacalisti per attività di negoziazione e a difesa dei lavoratori è concesso dalla legge, non si tratta di un reato, anzi, figuriamoci di un privilegio, come da contratto nazionale. I lavoratori non scioperano per difendere me, ma perla sicurezza loro e degli utenti". Così, in un'intervista a 'Il tempo', il segretario nazionale dell'Ugl Trasporti, Fabio Milloch.

"Se Vivendi riapre la partita su Premium e punta a salire in Mediaset non è soltanto per ragioni finanziarie: i francesi, che sono sempre più forti in Telecom, nel lungo periodo potrebbero pensare a una integrazione con la tv. Il mercato sta andando in questa direzione, e le operazioni di Verizon, che ha comprato Yahoo!, e di At&T, fusa con Comcast, lo dimostrano. Agli operatori servono contenuti da trasmettere sulle loro reti, soprattutto i video, per competere con Google e la sua YouTube nel mercato della pubblicità digitale. Negli Stati Uniti il business è molto sviluppato, le compagnie telefoniche hanno capito che senza contenuti faranno poca strada. Ormai quello delle telecomunicazioni e dei contenuti è un unico mercato, sono necessarie economie di scala sempre più grandi". Così, in un'intervista a 'La Stampa', Andrea Giuricin, docente all'università Bicocca di Milano.

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