cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 06:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

09 giugno 2014 | 09.34
LETTURA: 3 minuti

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Roma, 9 giu. (Labitalia) - "Tendenzialmente sono favorevole al fatto che il pubblico impiego non provochi precarietà e precariato. E bisogna farlo il prima possibile. Il processo di riorganizzazione della pubblica amministrazione deve risolvere una parte del fenomeno della precarietà". Così, in un colloquio con 'La Repubblica', il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. "La priorità assoluta - sostiene - sono gli esodati. Per il resto questo governo non prevede di cambiare l'età pensionabile, rimane quella che è. Poi c' è un tema delicato che dovremo affrontare: quello dei lavoratori intorno ai 60 anni che perdono il lavoro, hanno un paio d'anni di ammortizzatori sociali e poi per un anno o poco più nessun sostegno. Per costoro andrà trovata una soluzione".

"Il lavoro non è più (se non a parole) il fulcro del modello di organizzazione sociale, il sistema di welfare è stato ampiamente rimodulato e non è più in grado di rispondere alla crescita della domanda di protezione sociale. E un fantasma si aggira fra i detriti della 'tempesta perfetta': quello della povertà. Chi diventa povero in Italia ha probabilità maggiori di restarlo per tutta la vita, contrariamente a ciò che accade in altri Paesi avanzati dove la povertà ha caratteristiche più transitorie e meno definitive. E nemmeno il lavoro, che ne ha sempre costituito l'antidoto, è in grado ormai di preservare dai rischi di vedere materializzarsi una condizione che in Italia ha tradizionalmente forme definitive". Lo scrive su l'Unità Carlo Buttaroni, presidente Tecne.

"Vediamo segnali di ripresa, ma sono ancora deboli: nei grandi centri commerciali, dove prima si faticava a non far vedere saracinesche abbassate, sta tornando un po' di fermento di nuove aperture. Ma i consumi delle famiglie sono quello che sono e quindi il mercato resta difficile: ci saranno altre chiusure, consolidamento di posizioni. E noi di Despar pensiamo di poter giocare un ruolo attivo". Così, si legge su 'Affari & Finanza', Antonino Gatto presidente del consiglio direttivo di Despar Italia, branch del consorzio internazionale che opera nel mondo con il marchio Spar e presidente di Gam, una delle otto società che compongono Despar Italia.

"Rinnoviamo le strutture -fa notare- con uno sguardo particolare ai consumi energetici: tra nuove luci a led e sistemi di condizionamento di ultima generazione contiamo di arrivare a risparmi nella bolletta energetica fino al 25%".

"La tecnologia non è più solo un fattore che abilita, ma un elemento portante della strategia aziendale". Così, in un'intervista a 'Affari & Finanza' Marco Morchio, managing director in Italia, Europa Centro-orientale e Medio Oriente di Accenture strategy. "Il 98% dei manager italiani -spiega- pensa che l'innovazione digitale sia decisiva per rilanciare la competitività. La consapevolezza c'è, ma spesso mancano le risorse finanziarie e le competenze per tradurla in pratica. È normale: fino a ieri in molti settori la tecnologia non era un elemento fondante del business. Così molti dirigenti la vedono ancora come uno strumento per guadagnare efficienza, cioè ridurre i costi, piuttosto che una leva di crescita del fatturato".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza