cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 18:32
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

08 ottobre 2015 | 10.00
LETTURA: 4 minuti

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Non c’è nessuna ragione al mondo che giustifichi l’intervento del governo sulle regole contrattuali. C’è invece la volontà di destrutturare la funzione di rappresentanza autonoma delle parti sociali. Questo c’è».Susanna Camusso,segretario generale della Cgil, intervistata da 'La Repubblica', vede nell’annuncio del governo che si è detto pronto a intervenire sul sistema contrattuale «la riproposizione della cultura dell’uomo solo al comando, che si sostituisce a tutti".

"Fin dall’inizio -conclude Camusso- l’obiettivo di Confindustria era chiaro: abbassare i salari, ridurre il potere d’acquisto dei lavoratori. Le sembra un obiettivo che potevamo condividere?".

"Chi vivrà vedrà. D’altro canto bisognava mettere un punto, dare una svolta. Sono mesi che parliamo senza approdare a nulla. Cgil, Cisl e Uil si dicono d’accordo, sia pure con qualche differenza tra loro, sul fatto che bisogna cambiare. Poi, quando si tratta di sedere al tavolo tecnico se ne presenta uno su tre. Così non si va da nessuna parte e allora è giusto che ciascuno si assuma le proprie responsabilità". Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al 'Messaggero', sulla riforma dei contratti.

"Chiediamo -spiega Squinzi- di cambiare le regole per i rinnovi. Risalgono a oltre 20 anni fa, e il mondo è completamente cambiato. Invece Cgil, Cisl e Uil vorrebbero il contrario: prima la firma dei contratti nazionali di categoria e poi la riforma delle regole generali con cui fare i contratti. Così se ne riparlerà tra quattro anni e nel frattempo le aziende continueranno a subire un salasso ingiusto".

"Il sindacato sta dimostrando di ragionare con le logiche del passato. Il mondo è cambiato, dobbiamo fare i conti con la concorrenza internazionale, creare le condizioni per attrarre gli investimenti esteri e rilanciare quelli italiani. E soprattutto aumentare la nostra produttività e competitività". Stefano Dolcetta, vice presidente di Confindustria per le relazioni industriali, intervistato dal 'Sole 24 ore', ripercorre i vari passaggi dei tentativi fatti per riformare il modello contrattuale.

"Abbiamo presentato -sottolinea- un progetto di modifica già nel 2014, abbiamo cercato per tanto tempo e con molta pazienza di avviare un dialogo costruttivo, ma la trattativa non è nemmeno partita. Anzi, all’ultimo incontro due sindacati, la Cgil e la Uil, non si sono nemmeno presentati, uno sgarbo grave verso il presidente Squinzi".

"Si riconosce finalmente che il lavoro aiuta i giovani ad acquisire le competenze necessarie per entrare nel mercato del lavoro con maggiore fiducia. Un riconoscimento significativo, perché avviene per legge e per tutti, e che dunque impegna tutto il sistema educativo". Così, intervistato da 'Il Sole 24 ore', Ivan Lo Bello Vicepresidente di Confindustria per l’Education.

"Siamo davanti -continua Lo Bello- ad un cambio di paradigma che non permette dietrofront. L’alternanza scuola-lavoro significa creare occupazione e formare un capitale umano all’altezza dei tempi: persone in grado di non di subire il cambiamento, ma di gestirlo e orientarlo verso la crescita".

"Ma se il governo farebbe bene ad astenersi ad entrare direttamente nella gestione della definizione di questa spinosa materia,le parti sociali al contrario dovranno prendersi le proprie responsabilità.Non è comprensibile la irriducibilità di alcune posizioni che rendono,come si è visto nelle ultime ore soprattutto, impraticabile il terreno dell’accordo di rinnovo del sistema contrattuale". Così, in un intervento su 'Libero', l'ex-segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

"Se non si dovessero dare una mossa, saranno proprio loro a giustificare il governo dal fare -sottolinea- ciò che l’autonomo gioco delle parti sociali dovrebbe garantire. E a quel punto a uscire sconfitti sarebbero proprio tutti, imprese, sindacato e lavoratori. Un atto di resipiscenza da parte di tutti gli attori sociali è dovuto a questo punto".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza