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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

12 novembre 2014 | 09.51
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Pietro Salini al 'Corriere della Sera' annuncia una campagna assunzioni di 15 mila persone nel mondo nei prossimi tre anni.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Pietro Salini guida quella che è diventata, dopo l'operazione di fusione con Impregilo, la prima azienda nel settore delle infrastrutture del nostro Paese e una delle leader a livello mondiale. Parlando con 'Il Corriere della Sera' annuncia che si appresta a lanciare una campagna assunzioni di 15 mila persone nel mondo nei prossimi tre anni e di queste 2.500 in Italia nei prossimi dodici mesi e 100 giovani ingegneri neolaureati nei prossimi tre mesi. Oltre a questo un programma pluriennale di tutoring di 100 talenti in Italia e 400 all' estero, ogni anno, che verranno seguiti sin dall'inizio dei propri studi. Un annuncio che fa piacere, anche se l'orizzonte non appare roseo. "Proprio perché piove -dice- invece di essere concentrati su un Paese piegato e messo in ginocchio dovremmo tutti pensare a investire, a evitare che fatti tragici accadano ancora e risolverli in maniera definitiva". Per Salini "provvedimenti come lo Sblocca Italia, la legge di stabilità, la riapertura dei cantieri sono un fatto concreto". "Credo che il governo abbia capito che sono le infrastrutture a creare e spingere l'occupazione. Avere come obiettivo di mobilizzare il 2% del Pil, qualcosa come 36 miliardi di euro, in opere importanti per il Paese avrà riflessi significativi per stimolare ripresa e occupazione", conclude.

Reza Moghadam, direttore del dipartimento europeo all'Fmi, ha operato in primissima fila nei salvataggi e nella gestione della troika da Washington. A luglio si è dimesso e ora, da vicepresidente per i mercati globali dei capitali a Morgan Stanley, parla con 'La Repubblica' e dice che una linea di bilancio rigorosa, che mantiene un avanzo primario, per essere favorevole alla crescita deve "ridurre le tasse sul lavoro e compensare riducendo nel corso del tempo la spesa, esclusa quella per investimenti". C' è un confronto aperto con Bruxelles su questi temi. "Le politiche a livello dell'area euro -aggiunge- sono importanti per assicurare che gli obiettivi di bilancio concordati riflettano adeguatamente lo stato delle economie e permettano le riforme strutturali, invece di concentrarsi strettamente sugli obiettivi nominali del Patto di stabilità. E c'è un punto decisivo: serve l'impegno della Bce per impedire un' inflazione troppo bassa e per riportare la dinamica dei prezzi verso l'obiettivo di medio termine del 2%. Questo è fondamentale nel sostenere gli sforzi per ridurre il debito". "Dopo ogni disastro ripetiamo le stesse lamentele, ma poi non si fa nulla". Il meteorologo Luca Mercalli, parla al 'Fatto Quotidiano' e ricorda che nell'alluvione di Genova del 1970, "già allora si condannava l' urbanismo selvaggio. Stessi discorsi di oggi. Pensi quante case in più sono state costruite in questi 44 anni...". Allora fu ancora più tragico. Morirono 40 persone. "Anche le precipitazioni furono molto più violente. Tra l' 8 e il 9 ottobre 1970 precipitarono 1000 millimetri di acqua in un giorno. Stavolta sono piovuti tra i 400 e i 600 millimetri. Le polemiche sulla cementificazione invece furono identiche", sostiene Mercalli.

"È dalla green economy che può venire in Italia il vero Jobs act". Lo scrive sul 'Sole 24 Ore' Ermete Realacci. "La forza dell' economia verde nel nostro Paese è confermata dal rapporto GreenItaly della Fondazione Symbola e di Unioncamere. Oltre 341 mila imprese, il 22%, dal 2008 hanno investito sull' ambiente. Dato che sale al 33% nella manifattura. Soprattutto, sono collegati alla green economy il 61% (234mila unità) dei nuovi posti di lavoro prodotti quest'anno. Percentuale che arriva addirittura al 70% nel settore ricerca e sviluppo. Investire in ambiente significa anche essere più forti nell' export: il 44% delle imprese manifatturiere che fanno eco-investimenti esporta stabilmente, contro il 24% di quelle che non investono. Non solo. Le imprese manifatturiere green dimostrano una propensione a innovare doppia, 30% contro 15%, rispetto alle non eco-investitrici", aggiunge.

Il Governo sta dalla parte della Green economy, crede nel potenziale del Sud Italia e nella sua "riunificazione" al Nord proprio grazie all' imprenditoria verde. A confermarlo al 'Sole 24 Ore' è Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. "La programmazione europea dei fondi -dice- è orientata alle strategie di Europa 2020 che, seppur da aggiornare, hanno identificato ciò di cui i Paesi europei e il nostro in particolare, hanno più bisogno: crescita inclusiva, intelligente, sostenibile. Per il prossimo settennio ci saranno importanti risorse su queste tre linee strategiche di crescita, che si intersecano tra di loro e che possono cambiare radicalmente il paese, creando lavoro e impresa".

"Con un utile di 1,8 miliardi nei primi nove mesi dell'anno abbiamo battuto le attese e, soprattutto, possiamo in anticipo confermare al mercato che raggiungeremo il target di utili di 2 miliardi al 2014. Consegnare agli investitori la "merce" promessa a inizio anno, mi si passi il termine, non era scontato dato il persistente difficile quadro macroeconomico in Italia e in Europa". Lo dice l' amministratore delegato di UniCredit Federico Ghizzoni a Il Sole 24 Ore. E sul titolo che ha ceduto il 3,3%, spiega "lasciamo al mercato il tempo di analizzare i conti che sono stati superiori a tutte le attese".

"Denunce e allarmi sul nostro futuro hanno il pregio di fare riflettere su quanto esso sia aperto, sempre, a una doppia possibilità: rassegnarsi o reagire. Non sfugge a questa regola il catastrofismo millenarista in parte evocato dallo studio Deloitte - Università di Oxford, che contiene ambiguità che tocca a noi sciogliere. La previsione di dieci milioni di posti di lavoro bruciati dall' avvento dei robot e delle tecnologie in Gran Bretagna nei prossimi anni può gettarci nello sconforto oppure risvegliarci. Alcuni ricorreranno al solito alibi della diversità («Siamo diversi, la mattanza digitale non ci toccherà»); altri nasconderanno le nostre arretratezze con le litanie sulle nostre eccellenze". Lo scrive sulla 'Stampa' Vittorio Sabadin.

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