Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Siamo considerati una società "growth", che cresce. Secondo lei nei prossimi 10-20 anni l' Europa crescerà più o meno di alcune zone dell' Asia, del Sud America o della Turchia? Risposta ovvia, molto meno. Se voglio continuare a intercettare la crescita, devo stare dove questa c' è, per poi metterla al servizio dei nostri clienti, grazie alle nuove opportunità di investimento, e della nostra società in termini di raccolta". Così, in un'intervista a 'La Stampa', l'amministratore delegato Azimut, Pietro Giuliani.

"In arrivo -si legge su 'Italia Oggi'- i finanziamenti agevolati del ministero dello sviluppo economico per le cooperative. Con l'obiettivo di favorire la crescita del territorio e dei livelli di occupazione nel Paese, è stato istituito un apposito regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione, specie se costituite da lavoratori provenienti da aziende in crisi o dalle regioni del Mezzogiorno".

"I prestiti -spiega- potranno essere concessi per la creazione di nuove unità produttive o per l' ampliamento quelle esistenti, per diversificare la produzione, per il cambiamento radicale del processo produttivo di un' unità già esistente, nonché per l'acquisizione degli attivi connessi a una unità produttiva (chiusa o in fase di chiusura). Le agevolazioni sono inoltre previste a fronte del finanziamento del capitale circolante e-o per il riequilibrio della struttura finanziaria della cooperativa".

"La programmazione si basa su una rete di contatti con gli artisti. Fra il sovrintendente e gli artisti s'innesca una vicendevole dipendenza e mutue promesse. Ora c'è un clima di certezze, quindi lavoro più tranquillo. Quando si comincia un processo di fund raising, nasce una rete. Nel mio caso, c'è una rete cui mi dedico da 30 anni, si tratta di istituzioni, fondazioni e imprese svizzere, austriache, tedesche, inglesi e americane. Ora sto convincendo anche le imprese italiane". Così, in un'intervista a 'Il Giornale', il sovrintendente della Scala di Milano, Alexander Pereira.

"Riteniamo che siano molto importanti quelle che vengono definite le politiche attive del lavoro. In occasione di una ristrutturazione, i lavoratori non rimarranno più per anni nel limbo della cassa integrazione ma parteciperanno a corsi di formazione per riqualificarsi e per trovare un nuovo lavoro. La riqualificazione continua dei lavoratori è una opportunità per tutto il sistema. E' davvero un salto importante nella modernità. E poi consente alle imprese di ristrutturare senza sentire unicamente sulle proprie spalle la responsabilità di farsi carico delle conseguenze sociali. Sapere che c'è un sistema di formazione e di sussidi condizionati alla volontà delle persone di trovare un nuovo lavoro, consente alle aziende di adattarsi continuamente al mercato. Ristrutturare in tempi più brevi è un vantaggio competitivo". Così, in un'intervista a 'Affari & Finanza', Marco Gay, presidente dei Giovani di Confindustria.

"Qui non si tratta di essere ottimisti né pessimisti. Si tratta di valutare, con qualche razionalità i segnali dell'economia reale. Sono segnali incoraggianti, che se non ancora robusti, sistematici, e non riguardano l'intera economia del nostro Paese. E' una ripresa a macchia di leopardo. Da una parte abbiamo performance da Nord Europa, dall'altra quelle della Grecia. Fra i segnali positivi, per le nostre imprese, metto il Jobs Act, che, riducendo il costo del lavoro e stimolando forme di stabilizzazione nei rapporti, sta creando le condizioni per un aumento dell'occupazione". Così, in un'intervista a 'Affari & Finanza', Sergio Silvestrini, segretario generale della Cna.