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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

20 marzo 2015 | 09.56
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La crisi economica al centro dei giornali in edicola.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Se non si rifondano strumenti cardine della partecipazione e della rappresentanza come partiti e sindacati, ad andarci di mezzo sarà la democrazia". E' quanto scrive, in una lettera al 'Corriere della Sera', il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan.

"Ma la nostra rappresentanza sociale non deriva dal rapporto con gli altri movimenti. Il nostro mandato viene esclusivamente dai posti di lavoro. Questa è la condizione essenziale -conclude Furlan- per dispiegare l’autonomia del sociale, perché la sua azione possa trovare spazio e sbocchi, interagendo in un rapporto paritario con tutti i governi e con tutti i partiti".

"Subito un meccanismo tampone per evitare che ci siano dirigenti "decapitati", poi un legittimo concorso e infine una riforma generale delle Agenzie fiscali". Enrico Zanetti, sottosegretario all' Economia, intervistato da 'La Repubblica', annuncia una soluzione dopo la sentenza della Corte costituzionale sui dirigenti "illegittimi" dell' Agenzia delle entrate.

Sottosegretario, la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi 800 dirigenti. Come si è potuti arrivare a questa situazione? "E' il punto di arrivo di una situazione che si trascina fin dalla nascita delle Agenzie: si è cominciato a non fare concorsi pubblici perché in prima battuta sono state confermate le posizioni dirigenziali dei vecchi uffici delle imposte, poi sono arrivati gli incarichi fiduciari".

"Non è certo un quadro sorprendente". Luigi Pellicani, sociologo dell’Università Luiss, intervistato da 'Qn', sull'indagine del Censis che indica 4 mln di raccomandati nel nostro Paese, ammette: "ci sono molti ostacoli sulla strada dell’onesto cittadino ma 'dire che niente funziona non può essere un alibi per cercare scorciatoie'. Il risultato? "Siamo al top per corruzione e perdiamo sempre più punti in competitività".

"Nel 2015 ridurremo il debito per effetto dell’operazione Ansaldo, il che ci condurrà, con il concomitante aumento dell’equity, a un buon rapporto tra 0,7 e 0,8. E torneremo a fare cassa. Tutto questo ci permetterà di terminare la prima parte della riconversione entro il 2016 in condizioni decisamente diverse da quelle di dieci mesi fa". Così, intervistato da 'Mf', l'ad di Finmeccanica, Mauro Moretti, sul futuro dell'azienda nel 2015.

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