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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

16 giugno 2015 | 09.47
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Viceministro Calenda: "L'Italia è tornata al centro delle strategie d'investimento degli operatori internazionali"

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"L'innovazione è anche il tema principale sui su cui la Ue ha scelto di essere presente all'Expo, consapevole che da qui passa la possibilità di accrescere in maniera sostanziale, sicura e sostenibile la produzione agricola e l'alimentazione. Per questo al servizio scientifico interno della Commissione europea è stata data la responsabilità di coordinare la partecipazione delle Ue a Expo valorizzando soprattutto il ruolo della scienza e dei partenariati all' interno e all' esterno della Ue. Le politiche della Ue sui temi dell'Expo vanno dalla politica agricola comune, alla sicurezza alimentare, alle norme sanitarie, alla sostenibilità ambientale in agricoltura". Lo scrive su 'Il Sole 24 Ore', l'economista Alberto Quadrio Curzio.

"Non sempre -sostiene- queste politiche sono soddisfacenti per l'Italia che tuttavia deve anche interrogarsi se fa tutto il possibile per bilanciare i suoi interessi con quelli dei Paesi nordici. E qui ritornano di attualità la sussidiarietà ed i partenariati che suggerirebbero all'Italia un maggior coordinamento tra governo, associazioni industriali, enti di ricerca (tra cui il Cnr e le università la cui partecipazione ad Expo è apprezzabile) per la miglior valorizzazione delle specifiche competenze".

"La politica ha la parola finale sulle scelte. Ma non ci sono dubbi sul fatto che la soluzione migliore nell'affrontare questo esodo epocale sta in un accordo in Europa. Non si può eludere questa strada e sarà battuta dal nostro governo in ogni modo. Un percorso che passa anche dal ricorso ai rimpatri. Se si definisce un piano europeo e l'Italia completa la lista degli accordi di riammissione. Oggi abbiamo quelli con l'Egitto, la Tunisia, il Niger e il Marocco. Ma occorre stipularli con il Senegal, il Gambia, la Costa d'Avorio e il Mali". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Mario Morcone responsabile dell'accoglienza immigrati.

"L'Italia, ma se per questo anche la Spagna e tutti gli altri Stati, a eccezione della Grecia che è un caso a parte, stanno meglio nell'Eurozona anche con tutti i suoi limiti e le sue imperfezioni. Dovete integrarvi di più. In questo momento avete un'opportunità da cogliere al volo: è tornata la crescita, grazie alle riforme strutturali già fatte, il calo del prezzo del petrolio e la svalutazione dell'euro. Serve la spesa pubblica per intervenire sulla domanda aggregata. Un avanzo primario molto elevato, che possa coprire la spesa per interessi, la spesa corrente, e ripagare il debito pubblico, riduce la domanda in un contesto in cui la domanda è già scarsa. E questo uccide la crescita, e annulla gli effetti dell'austerità". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', il premio Nobel Michael Spence.

"L'Italia è tornata al centro delle strategie d'investimento degli operatori internazionali. Quest'anno il nostro Paese occupa la dodicesima posizione nell'Fdi Confidence Index (nel 2014 la classifica ci vedeva ventesimi). Oltre che in quantità, i flussi di investimenti stanno assumendo anche una differente dimensione qualitativa. E' tornata infatti a crescere la tipologia di investimenti dall'estero, il cosiddetto green field, cioè quelli in grado di generare occupazione e produzione aggiuntiva: nel 2014 l'Italia ha registrato il più alto tasso di crescita di questo tipo di progetti in Europa (+31%)". Lo scrive su 'Il Sole 24 Ore', il vice ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda.

"La Lombardia è la prima regione in Italia per investimenti esteri e fra le prime dieci a livello europeo. Qui contiamo 5.600 imprese partecipate da multinazionali estere, di cui oltre 4.500 nel settore del commercio, industria e servizi, che danno lavoro a 560mila dipendenti per un giro d'affari che sfiora i 255 miliardi. Per semplificare la vita delle nostre imprese e delle aziende che qui vogliono investire, abbiamo anche messo a punto la nuova legge Impresa Lombardia, che ha un obiettivo concreto: snellire la burocrazia, che ancora oggi troppo spesso ostacola la vita delle nostre Pmi". Lo scrive su 'Il Sole 24 Ore', il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.

"L'Italia? Un buon posto per investire. In Italia ci sono innanzitutto alcuni dei migliori ingegneri del mondo, tra i più competitivi sul mercato, e c'è la capacità di saper fare manifattura, con una forte specializzazione nella meccanica di alta precisione. Il Jobs act rende l'Italia competitiva con Paesi come la Germania e la Spagna che hanno fatto una riforma similare". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Sandro De Poli, presidente e ad di General Electric Italia.

"Nonostante una congiuntura economica tutt'altro che favorevole ed un costo del lavoro elevato rispetto ai Paesi emergenti del vecchio continente, l'Italia continua ad ospitare nicchie di eccellenza in settori industriali strategici. Abbiamo scelto l'Italia perché terra operosa, produttiva e competitiva. A Bologna, in particolare, esiste anche una forte cultura d'impresa e un tessuto sociale ricettivo. La presenza di Intertaba e del più importante distretto di packaging del mondo hanno fatto il resto". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Eugenio Sidoli, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia.

"La crisi ha creato un solco tra le aziende più robuste, per le quali l'offerta di credito eccede la domanda, e quelle più fragili, che stentano a ottenere nuovo credito. Per questo è necessario favorire canali di accesso diretto al finanziamento e stimolare il ricorso al mercato dei capitali. Per esempio, le disposizioni approvate di recente in materia di azioni a voto plurimo o maggiorato, si propongono, appunto, di favorire il finanziamento diretto e la quotazione d'imprese. Eppoi le imprese devono rafforzare la loro patrimonializzazione". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', il presidente di Assonime Maurizio Sella.

"Ho concentrato il mio lavoro tanto al livello nazionale, quanto globale. Al livello nazionale, sosteniamo i leader del settore pubblico e privato che sviluppano strategie e politiche, costruiscono infrastrutture, creano prodotti finanziari puntati sui clienti. Poi dati, regolamenti, sviluppo della conoscenza di diversi prodotti finanziari, condividere le pratiche migliori, ad esempio nell' istruzione finanziaria efficace e il collegamento con gli obiettivi basilari di sviluppo, sono alcuni dei temi che trattiamo a livello globale, che aiutano ogni Paese ad applicare meglio le sue strategie. Questo ovviamente non lo faccio da sola, ma con il mio Reference Group che include Afi, Better than Cash Alliance, Bill & Melinda Gates Foundation, Cgap, Ifc, Fmi, Omidyar Network, Uncdf, Undesa, Undp, e la Banca Mondiale". Così, in un'intervista a 'La Stampa', Sua Maestà la Regina Máxima d'Olanda.

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