"Akihito non sarà più formalmente un dio, ma la sua parola per il popolo giapponese è ancora rivestita da un' aura quasi sacrale". Lo dice al Corriere della Sera Giancarlo Calza che per quasi 40 anni ha insegnato Storia dell' arte dell' Asia presso l' Università Ca' Foscari di Venezia, diventando uno dei massimi esperti italiani di estetica giapponese. "La voce di Akihito per i giapponesi rappresenta la saggezza per antonomasia. Nella millenaria tradizione del Giappone, l' imperatore non ha mai praticamente avuto un ruolo politico, di effettivo esercizio del potere. In un qualche senso, egli è al si sopra della politica e della "lotta" tra fazioni. Ed è per questo che rappresenta una figura quasi trascendente".
Davide Oldani, chef del ristorante D' O (da poco rinnovato, 1 stella Michelin) è Sport and food ambassador dell'Italia a queste Olimpiadi di Rio, dove sta animando Casa Italia con i suoi piatti proprio in questi giorni. Dice al Corriere della Sera: "Stare attenti alle quantità. Poco di tutto. Sembra il consiglio della nonna ma invece forse, adesso, è la cosa più avanzata che si possa fare. E poi imparare a fare una spesa ragionata. Come mia madre, che sin da piccolo mi ha insegnato il poco ma buono".
"Ora siamo ancora più solidi". Marina Berlusconi, raggiunta in vacanza in Sardegna da Il Sole 24 Ore, non vuole commentare la scelta del padre di vendere il Milan a Sino-Europe Investment Management Changxing, cordata di soci cinesi partecipata dal fondo statale Haixa Capital, tuttavia è pronta a compiere una veloce riflessione sull' effetto che questa cessione avrà sul gruppo Fininvest: "Avrà un impatto molto positivo. Da una parte i 740 milioni che incasseremo andranno a migliorare ulteriormente una situazione finanziaria già invidiabile, dall' altra, non dovremo più far fronte a esborsi che avevano ormai raggiunto picchi di 100-150 milioni annui".
"Per la prima volta quest' anno la nota arriverà il 27 settembre, dopo - e non prima - dei dati Istat sulle previsioni per l' intero anno. Dovremo tenere conto di quelle e delle altre stime. Non si può fare come una volta, quando i governi facevano finta di non vederle. Se le ignorassimo, l' Ufficio parlamentare di bilancio ci potrebbe costringere a risponderne in Parlamento". Lo dice a La Stampa Enrico Morando viceministro all'Economia. Poiché la crescita cala, peggiorano le previsioni di deficit. Per il 2017 avete preso l' impegno con l' Europa di un deficit all' 1,8 per cento, le indiscrezioni raccontano che siete intenzionati a salire al 2,3 e oltre. È così? "Ne stiamo discutendo con la Commissione, vedremo i margini che otterremo dentro alle regole, ma c' è la necessità di sostenere l' economia", spiega.
