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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

06 luglio 2016 | 09.54
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Tra le imprese italiane ed estere chiamate da Anima a raccontare le proprie esperienze dirette, spiega il Sole 24 Ore, su Industry 4.0 parla Ali Reza Arabnia, presidente di Geico (impianti per verniciatura). "Non è affatto un' invenzione di due anni fa - spiega - perché nel nostro caso l' idea di inserire "intelligenza" negli impianti era già presente da tempo, per ridurre il consumo di energia, acqua e abbattere le emissioni"."Non è un frutto della crisi - aggiunge Federico Golla, ad Siemens Italia - ma un fatto evolutivo. Quello che cambia è la velocità di crociera, una volta le cosiddette rivoluzioni duravano molti decenni, oggi l' orizzonte si riduce anche a 5 anni. Siemens, che ha già reso "smart" una fabbrica su tre, vede grazie a Fabbrica 4.0 nuove chance per l' Italia di riportare a casa produzioni estere attraverso un miglioramento dell'efficienza e la creazione di prodotti a maggior valore aggiunto: "La via del reshoring passa anche da qui".

"Con queste linee guida per le gare "sotto soglia", che rappresentano l' 80% del mercato degli appalti, pensiamo di dare un contributo importante per una applicazione fisiologica del nuovo codice degli appalti e per il superamento delle difficoltà interpretative che stazioni appaltanti e operatori privati possono aver incontrato con l' entrata in vigore della nuova disciplina". Il presidente dell' Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, non nasconde con Il Sole 24 Ore la preoccupazione per qualche reazione forse eccessiva da parte del mercato all' entrata in vigore del nuovo codice.

Salvatore Lombardo, neopresidente del Notariato parla con Il Sole 24 Ore del decreto del Mise che consente di costituire le "Start up srl" senza passare dal notaio. "Sono scettico. Al 31 dicembre scorso abbiamo costituito 85 mila srl semplificate, gratuitamente, garantendo certezza, controllo, sicurezza giuridica. Questo è del resto nella natura e nella mission del notaio, in primo luogo pubblico ufficiale dello e per lo Stato. Siamo un presidio della legalità, veda i dati sull' antiriciclaggio". "Il notaio ha una grande opportunità: quella di "vedere" le persone che stipulano gli atti. Sa cosa significa?", conclude.

Le agenzie stampa italiane invieranno al governo delle linee guida per favorire quelle aggregazioni e fusioni tra testate che la direttiva targata Luca Lotti auspica ma che, finora, non si sono ancora concretizzate. Linee guida che conterranno indicazioni e avvertimenti da un punto di vista economico-industriale per ridurre il numero delle agenzie ma che porranno anche "il focus sui piani editoriali delle nuove realtà giornalistiche", spiega a ItaliaOggi Alessandro Pica, presidente dell' assemblea delle agenzie nazionali di stampa associate alla Fieg (Federazione italiana editori giornali), nonché ad di Agi (controllata da Eni). "Dal punto di vista economico-industriale, si porrà per esempio il problema degli esuberi, perché a fronte di una fusione tra due agenzie i costi del lavoro tendono a sommarsi mentre i ricavi a ridursi a causa della sovrapposizione nella produzione di contenuti. Quindi chiederemo al governo quali ammortizzatori sociali sono previsti e quante risorse ci sono a disposizione a sostegno del riassetto", sottolinea Pica.

"Bisognerebbe leggerla per capire meglio le motivazioni, ma questa sentenza della Corte Costituzionale non è certo in contraddizione con le precedenti, che avevano invece bocciato il prelievo sulle pensioni oltre i 90.000 euro, non costituisce una marcia indietro". Stefano Liebman, professore di diritto del Lavoro all'Università Bocconi, parla con La Repubblica della sentenza con cui la Corte Costituzionale ha sancito la legittimità del prelievo sulle pensioni "d' oro" del 2014."Pur non avendo letto la sentenza, immagino che la motivazione si ponga in continuità con le decisioni precedenti (del 2013 e del 2015, ndr) perché quello che aveva messo in crisi il sistema in quei casi era l' assenza della progressività. Invece in questo caso si interviene solo sulle pensioni più alte, rispettando il principio della progressività, e data anche l' emergenza il contributo di solidarietà non è in contrasto con i principi costituzionali", dice.

"Si vota sulla Costituzione e si dovrebbe farlo con un confronto sereno anziché in un clima di paura, dominato dal preteso rischio di ingovernabilità e addirittura di recessione di cui Confindustria si sta facendo portavoce. Ma attenzione: in questa fase l' opinione pubblica, se si sente ricattata da una campagna palesemente menzognera, si irrita. Se vincerà il No e Renzi insisterà nel volersi dimettere, dopo di lui non ci sarà il diluvio, semmai il buonsenso". Lo dice Massimo D'Alema a La Stampa.

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