"E' indubbio che noi parti sociali abbiamo subìto un ostracismo pesante. A quanto pare negli ultimi tempi il presidente del Consiglio ha cambiato linea, e sembra aver riscoperto il principio europeo del dialogo sociale, finora evitato accuratamente. Ora si tratta di capire se le aperture di confronto che ci sono state produrranno dei risultati. Temiamo che la legge di bilancio sia ancora di taglio tradizionale, senza un necessario sostegno alla domanda. Ora vogliamo sperare che il piano 'Casa Italia', inteso come prevenzione, messa in sicurezza e riqualificazione del paese, possa essere un'interessante opportunità per rilanciare sviluppo e lavoro. Siamo pronti a discutere. Noi, a differenza di chi a Palazzo Chigi ha sempre avuto un atteggiamento ideologico, abbiamo una posizione laica". Così, in un'intervista a 'La Stampa', Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.
"Cerchiamo di dare delle risposte concrete rispetto a una situazione economica e del lavoro estremamente drammatica. I dati Istat parlano chiaro: crescita zero, disoccupazione giovanile alle stelle, sfiducia dei consumatori. Tutto questo nonostante la ripresa di annunciate di Renzi in forte fermento perché vede avvicinarsi la data del referendum. Noi proveremo a dare delle soluzioni e rassicurare il mondo cattolico". Così, in un'intervista a 'Il Tempo', il presidente del Movimento cristiano lavoratori, Carlo Costalli.
"La nostra scelta per la green economy è chiara ed irreversibile e si articola attraverso strumenti di programmazione, come la "Strategia Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici", ma anche con una pluralità di misure immediate e concrete che ricordo solo per titoli: il nuovo conto energia, i nuovi incentivi alle rinnovabili, la conferma dell'ecobous per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, i fondi per gli interventi nelle scuole con il fondo Kyoto, l'impegno di quasi 2 miliardi di euro assunto con i programmi Ue "coesione e sviluppo" su bonifiche, dissesto, discariche, depuratori, i programmi per la mobilità sostenibile. Esiste oggi un progetto -paese organico che vede nella sostenibilità, nella green economy e negli interventi di adattamento ai cambiamenti climatici delle filiere industriali decisive per costruire il futuro dell'Italia". Così in un'intervista a 'l'Unità', il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.
"Sì al referendum sulle riforme. Penso che l'idea di un monocameralismo imperfetto sia meglio di un bicameralismo paritario. Penso che ci sia qualche pasticcio in questa riforma ma penso che non inficino la valutazione finale. Non è la mia riforma, io ne avrei preferito una più netta, però vedo tante cose positive. A partire dal lavoro pubblico che viene definito giuridicamente in capo allo Stato. Poi c'è la riforma del titolo V: in questi anni con l'attuale riforma scritta sotto la minaccia della Lega abbiamo accumulato solo ritardi rispetto agli altri Paesi. E ancora, si fa chiarezza su tutta la legislazione concorrente. Le regioni non saranno penalizzate perché avranno un Senato dove poter far valere le loro ragioni. E non penso neppure che aumenta i poteri del governo, anzi definisce meglio la legislazione d'urgenza". Così, in un'intervista a 'Il Resto del Carlino' Emilio Miceli, segretario nazionale della Filctem-Cgil.
"La Germania dovrebbe usare il suo surplus di bilancio e spendere di più per far ripartire l'eurozona. Le aziende non fanno investimenti. E non li fanno perché non si aspettano un aumento della domanda da parte dei consumatori e dei governi, che hanno tagliato spesa pubblica e consumi privati. Serve una discussione più seria e approfondita su ciò che può essere davvero fatto. Oggi si potrebbe risvegliare l'economia molto velocemente". Così in un'intervista a 'Il Corriere della Sera' il premio Nobel per l'Economia James Mirrlees.
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