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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

12 marzo 2015 | 10.11
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Maurizio Martina, ministro all'Agricoltura con delega ad Expo parla a 'La Repubblica' dell'evento che sta per aprire i battenti.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Durante i sei mesi di Expo arriveranno a Milano cinquanta leader da tutto il mondo: in questi anni tutti i focolai di crisi e di guerra hanno sempre avuto a che vedere con questioni alimentari. Anche per questo Expo potrà essere un momento di confronto e di lavoro diplomatico importantissimo". Lo dice Maurizio Martina, ministro all'Agricoltura con delega ad Expo a 'La Repubblica', aggiungendo: "Da Milano lanceremo la sfida ai governi sulla questione del diritto al cibo. Ma sono certo che potrà esserlo anche per un confronto più ampio tra i Paesi partecipanti: ci saranno il presidente russo Vladimir Putin, il premier giapponese Shinzô Abe, leader tedeschi, spagnoli, africani, l' amministrazione americana sarà rappresentata ai massimi livelli. Non riesco a pensare a un altro evento che possa consentire un' operazione di questo tipo".

Due anni di Papa Francesco. "Lui è venuto per riparare la Chiesa" dice a 'La repubblica' il cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, il suo principale collaboratore a capo del Consiglio dei 9 porporati chiamati a fare le riforme, da molti considerato come "il vice Papa". La Chiesa in questi due anni spiega: "È cambiata molto. Dal giorno della sua elezione, quando prima di benedirci chiese di pregare per lui, per il Nuovo inizio. Nessuno poteva immaginarlo. Il vescovo di Roma che chiede ai suoi fedeli di pregare per lui".

L'impianto complessivo del Jobs Act risponde bene alla necessità di un mercato del lavoro che è profondamente mutato in questi anni e che continua a rinnovarsi, come emerge quotidianamente dalle interazioni che le Agenzie per il lavoro hanno con imprese, lavoratori, persone in cerca di una (nuova) occupazione. Vi sono, tuttavia, alcuni miglioramenti che sarebbe opportuno valutare per raggiungere prima e meglio gli obiettivi complessivi della riforma: creare un mercato del lavoro che sia più efficiente e inclusivo, favorire investimenti e competitività sul piano nazionale e internazionale".Lo scrive su 'Avvenire' Stefano Scabbio presidente di Assolavoro, Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro.

"Quattrocentomila metri cubi di cemento a ridosso dell'Appia Antica e nuove costruzioni vicino alle spiagge sarde? Non diciamo nulla di nuovo: è un problema di cui si parla da 50 anni, ne aveva già parlato Calvino. L' unica differenza è che abbiamo cominciato a vedere i danni di questo scellerato attacco al territorio. Sarebbe arrivato il momento di fermarsi". Lo dice al 'Fatto Quotidiano' Luca Mercalli che sta preparando la scaletta di Scala Mercalli, il suo programma in onda il sabato sera su Rai3. La puntata del 21 marzo sarà proprio dedicata al tema "cemento".

Nel 2012, Giulio Sapelli, ordinario di Storia economica alla Statale di Milano, aveva scritto 'L'inverno di Monti', un saggio che scatenò polemiche perché contrario alla vulgata che faceva dell'uomo con il loden il salvatore della patria. A tre anni di distanza parlare di «complotto» non è più eresia. "Si disvela il fatto -dice Sapelli a 'Il Giornale'- che l' Italia sia un Paese a sovranità limitata. Nel 2011 è accaduto un evento straordinario dal punto di vista della storia costituzionale: un governo si dimise senza sfiducia parlamentare e contestualmente a questo il presidente della Repubblica Napolitano nominò senatore a vita e poi presidente del Consiglio una persona rispettabile, un giornalista economico".

"Ci vuole una scelta chiara e radicale. Cancelliamo tutto, non scriviamo più nulla e sugli appalti valgono le direttive europee". Lo dice al 'Mattino' Francesco Pinto, presidente dell' Asmel (Associazione Modernizzazione Enti Locali) proponendo una terapia contro l'inefficienza e corruzione nei lavori pubblici. "In un modo molto semplice: basta abolire il Codice degli appalti e il relativo Regolamento attuativo. I fatti ci dicono che non funzionano e non potranno mai funzionare".

"Gli effetti iniziali del programma della Bce di acquisto di titoli pubblici sembrano molto più vigorosi del previsto. A fine 2014 solo il 3% degli analisti prevedeva che l'euro si avvicinasse nel 2015 alla parità con il dollaro. Ora è un' eventualità che tutti tengono in considerazione. Il capitale quotato di grandi imprese è aumentato nei primi mesi dell' anno ben oltre ogni attesa". Lo scrive Carlo Bastasin sul 'Sole 23 Ore aggiungendo: "I tassi sui titoli sovrani sono precipitati. La speranza è che attraverso vari canali finanziari lo stimolo della Bce arrivi all' economia reale. Proprio ieri Mario Draghi ha detto che la crescita economica ha già smesso di scendere".

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