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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

04 luglio 2017 | 09.53
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Anche in agricoltura con i nuovi processi innovativi si stanno modificato profondamente sia l' organizzazione del lavoro, sia le figure professionali impiegate nel settore. Noi di Bonifiche Ferraresi investiamo moltissimo nella formazione di figure professionali dedicate, abbiamo creato il primo campus universitario in campo a Jolanda di Savoia, sede della società. Nuove competenze sempre più specializzate sono indispensabili per applicare tecniche agricole rivoluzionarie, che valorizzano ancora di più la fertilità della terra. Ma anche le figure 'tradizionali' vedono oggi un incremento del loro know-how. In agricoltura tutto è in movimento". Così, in un'intervista a Avvenire, Federico Vecchioni, amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi, che con 6.500 ettari di superficie agricola suddivise tra Emilia Romagna, Toscana e Sardegna è la più grande azienda agricola italiana.

"Perché non pensare alla contrattazione territoriale, non come un livello negoziale aggiuntivo, né come un contratto aziendale dilatato nel territorio. Perché non mettere insieme le imprese su elementi comuni di crescita, su difficoltà che solo insieme si possono vincere e magari costruendo piattaforme comuni con cui valorizzare un rapporto con istituzioni spesso anti-industriali. La contrattazione territoriale può essere la sede dove si costruisce l'ecosistema 4.0 che è la precondizione per partecipare alla quarta rivoluzione industriale. Può essere la sede di una scommessa comune che rivitalizzi il territorio". Così, in un intervento su Il Sole 24 Ore, Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl.

"Conosco da tempo la Lucci e la considero una grande sindacalista, una delle migliori dirigenti che la Cisl aveva. Poi è entrata nel tritacarne di giochi di potere nazionali e locali che non si sono mai visti nel sindacato. Basta andare a chiedere ai lavoratori campani, agli imprenditori e alle istituzioni un giudizio sulla Lucci e ci si accorgerà che trainava la Cisl e altre realtà con grande determinazione. Spero che gli attuali dirigenti riescano a fare almeno la metà del suo lavoro". Così, in un'intervista a Il Tempo, Raffaele Bonanni, ex segretario della Cisl.

"Le tecnologie determineranno nel tempo la perdita di posti di lavoro, ma anche la nascita di nuove figure professionali se si sapranno efficientare i processi produttivi e diversificare in modo adeguato le prestazioni lavorative. Noi abbiamo iniziato un percorso di studio e al Festival del Lavoro daremo il nostro contributo, con una serie di documenti e riflessioni, affinché si possa guardare al lavoro in un' ottica diversa e cogliere, da un lato, i vantaggi e le opportunità che nascono dalla rivoluzione tecnologica e, dall'altro lato, mettere in moto un sistema economico che assicuri dignità a tutti i componenti della società". Lo dice, si legge su Italia Oggi, Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro.

"Tranne le sostituzioni improvvise e imprevedibili, ogni cattedra sarà coperta sin dai primi giorni di scuola. Ai docenti garantiamo una possibilità, quella di insegnare più vicino a casa in caso di gravi e serie necessità indicate specificatamente dal contratto. Ai ragazzi e alle loro famiglie garantiamo, con paletti precisi, che le assegnazioni avvengano in tempi rapidi, prima dell'avvio del nuovo anno, e che vengano fatte con rigore. Penso alla questione del sostegno: quest'anno nessun insegnante non specializzato potrà essere messo su un posto di sostegno in assegnazione provvisoria". Così, in un'intervista a Italia Oggi, Vito De Filippo, sottosegretario al Miur.

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