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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

03 agosto 2015 | 10.34
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Al centro dei giornali in edicola la questione del rilancio del Mezzogiorno. In un'intervista a 'Repubblica', il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, afferma: "Il Sud ha grandi potenzialità turistiche che vanno comunque meglio organizzate e potenziate. Soprattutto se si pensa al tema delle infrastrutture, uno dei grandi capitoli su cui opereremo in futuro per imprimere una spinta alla ripresa". Per il ministro, "il problema non è quello di parlare delle mafie". "Piuttosto, nel momento in cui c’è una fortissima de-industrializzazione e subiamo una cronica mancanza di opportunità, il rischio al Sud - avverte - è che le mafie si sviluppino anche di più. Dobbiamo semmai curare una storica carenza infrastrutturale che, come conferma il ministro Graziano Delrio, sarà uno dei pilastri di una sorta di 'Piano Marshall' che partirà proprio dalle infrastrutture. Così si creeranno posti di lavoro e condizioni per il rilancio. Per questo in autunno daremo il via agli Stati generali dello Sviluppo Economico e guarderemo con grande attenzione al problema". "Il ministero - annuncia - lancerà una proposta di modello strategico e industriale per i prossimi anni, che passerà attraverso una consultazione pubblica con investitori anche esteri che ultimamente hanno mostrato un forte interesse per l’Italia. E sentiremo le organizzazioni sindacali e Confindustria".

Sul Sud intervengono anche due governatori meridionali. Alla 'Stampa', Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, dice: "Noi meridionali non perdiamo tempo a lamentarci. Anzi abbiamo avuto fin troppo pazienza. Sono vent’anni che la questione meridionale è fuori dall’agenda politica italiana. L’ultimo governo che se ne è occupato con successo è stato quello di Prodi nel 1996. Da allora è cominciata una discesa disastrosa".

Si dice d'accordo con la proposta di Emiliano di un coordinamento dei governatori del Sud il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervistato dal 'Mattino': "Eletto un anno prima di Emiliano, già proposi ai presidenti delle Regioni meridionali questa stessa cosa, subito dopo il mio insediamento. Non ebbi risposte".

A riassumere la strategia economica dell'esecutivo è, in un'intervista all''Unità', Enrico Morando, viceministro dell'Economia: "La strategia di questo governo si fonda su tre pilastri. Primo: ridurre la pressione fiscale ai produttori, cioè lavoratori e imprese, come abbiamo già fatto con gli 80 euro, l'Irap e la decontribuzione. Il secondo pilastro riguarda la riduzione dell'evasione e dell'elusione fiscale. Il terzo punto è ridisegnare anche attraverso la politica fiscale il rapporto fra Stato e autonomie locali".

Altro tema ancora 'caldo' sul fronte sindacale è quello di una legge sulla rappresentanza. In un'intervista a 'Repubblica', il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ricorda: "Una proposta c’è. Stiamo parlando di servizi pubblici. Già oggi l’accordo interconfederale esclude dalle trattative chi rappresenta meno del 5% dei lavoratori. Una soglia molto rispettosa delle minoranza. Sarebbe sufficiente utilizzare la stessa soglia per gli scioperi. Chi rappresenta meno del 5% dei lavoratori non può proclamare lo sciopero da solo. Per scioperare deve coalizzarsi con altri sindacati che gli consentano di superare la soglia".

In un'altra intervista, al 'Messaggero, Furlan sottolinea: "Al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, chiederemo di rafforzare la contrattazione di secondo livello, sia aziendale che territoriale. Per legarla alla produttività. Detassare il secondo livello di contrattazione consentirebbe di rilanciare l’occupazione e l’economia".

Sulla rappresenta interviene, in un'intervista alla 'Stampa', Maurizio Landini, leader della Fiom: "Certo, una legge di questo tipo può essere pensata con significati diversi, bisogna capire bene quale obiettivo c’è dietro, ma se si vuole davvero fare una legge semplice, non invasiva, che garantisca diritti e trasparenza, può aprirsi una discussione. E d’altra parte se il sindacato non fa della democrazia il terreno del suo rinnovamento, non vedo un grande futuro". "Penso a una legge semplice, che misuri la reale rappresentanza dei sindacati, che dia diritto ai lavoratori di potersi scegliere il proprio sindacato, che dia la possibilità ai lavoratori di esprimersi sugli accordi, che diventano validi dopo il voto. Penso ad una legge che non indebolisca la contrattazione nazionale e penso che nei posti di lavoro non debbano votare soltanto gli iscritti ai sindacati ma tutti i lavoratori", aggiunge.

Sul fronte delle imprese, il 'Corriere della sera' intervista Aldo Minucci, presidente dell’Ania, l’Associazione che raccoglie le imprese assicurative, che parla del ddl concorrenza: "Se non cambia il testo, i costi delle polizze Rc auto non diminuiranno. Anzi: i cittadini pagheranno di più. Il governo mi sembra che non sia capace di difendere i suoi stessi principi. Ma se non è in grado di controllare le lobby, farebbe bene a non presentare un provvedimento così".

E di rilancio dell'artigianato parla, in un'intervista alla 'Stampa', Stefano Micelli, economista di Ca’ Foscari, direttore scientifico della Fondazione Nord-Est: "Alla radice dell’artigianato del ventunesimo secolo non c’è un bisogno di ricchezza, ma una rivoluzione culturale, una riconversione umana. Servono spazi nelle città. Gli artigiani devono lavorare vicino ai clienti, intercettarne i bisogni. Non si tratta di oggetti seriali, ma su misura. Serve la formazione tecnico-professionale che fornisca un retroterra culturale, insieme con le competenze pratiche. Sia alle superiori, sia all’università".

Un'eccellenza italiana è raccontata dalla 'Stampa', con l'intervista a Vito Pertosa, ingegnere e cavaliere del Lavoro: "Siamo nel gruppo delle trenta eccellenze italiane seguite e presentate nel mondo da presidenza del Consiglio e Farnesina. C’è stato un efficace lavoro di squadra e i risultati sono arrivati. Siamo presenti in 54 paesi e stiamo raggiungendo nuovi mercati. La sua azienda, la Mermec, è la prima società al mondo a fornire alta tecnologia opto-elettronica alle ferrovie nipponiche, entrando in un mercato finora precluso alle aziende straniere: "Ne siamo fieri", dice l'imprenditore che opera in un distretto creato in Puglia e premiato dal Mit di Boston, realizza infrastrutture ipertecnologiche della mobilità urbana e modelli ultraleggeri per l’industria aerospaziale.

Sul fronte locale, in un'intervista a 'Repubblica', Luigi Brugnaro, imprenditore nel settore della somministrazione e neo-sindaco di Venezia, propone "lavori socialmente utili per chi sporca e imbratta la città: se c’è qualcuno che imbratta il Ponte di Rialto o fa la pipì lungo le calli bisogna prenderlo e metterlo a fare qualche lavoro socialmente utile, così impara lui e tutti gli altri che potrebbero decidere di comportarsi come lui".

Su 'Repubblica', commentando la vicenda della discoteca di Riccione, Franco Garelli, sociologo all’Università di Torino, spiega: "Chi da domani si ritroverà a casa perché la discoteca chiude sarà in una situazione complicata. La leva economica è importante, ma i gestori giocano troppo su questo e sull’indotto che generano spostando masse di persone. L’incasso e il ritorno economico non possono essere i soli criteri per dare permessi ed essere tolleranti. Non è giustificabile se si va oltre a una certa soglia di rischio. Piuttosto i gestori si mettano in gioco".

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