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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

04 dicembre 2015 | 09.56
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"La delusione dei mercati, evidente nella flessione delle Borse e nel maggior movimento dell'euro in un sol giorno da molti anni, nasce dal fatto che i trader si aspettavano e speravano di più. In particolare, avevano messo in conto un taglio maggiore sul tasso dei depositi e un aumento degli acquisti mensili di titoli. L'azione della Bce da sola non basta. Per eliminare completamente il rischio di deflazione e, più importante, generare una crescita robusta e inclusiva, le mosse della Bce devono essere sostenute da una maggiore reazione da parte della politica. Penso a riforme strutturali, per riequilibrare la politica fiscale e migliorare l'impatto delle crescita; bisogna intervenire sulle sacche di indebitamento eccessivo, e fare progressi nel completamento dell' architettura economica europea". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera' Mohamed El-Erian chief economic advisor di Allianz ed ex Ceo di Pimco.

"Le proposte fiscali della Lega Nord hanno come cardine la semplificazione data dalla flat tax, l'aliquota unica che noi vediamo come ottimale al 15% e dall'abolizione progressiva di tutte le tasse slegate dal reddito reale, in primis Irap, tasse sulla casa, acconti e redditi presunti. Tutti siamo d' accordo che questa Europa non funziona. Va smantellata e ricostruita e il primo passo è rivedere e riscrivere tutti i trattati internazionali. Secondo la Lega Nord i cardini della riforma dello Stato dovrebbero essere costruiti attorno alla separazione fra la spesa necessaria alla produzione dei servizi e le spese legate ai trasferimenti fiscali o agli incentivi economici che devono invece essere pesantemente riqualificate perché non diventino bacini di clientele ma che siano veramente mirate al rilancio economico e all'obiettivo della piena occupazione". Lo scrive su 'Il Sole 24 Ore', Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord.

"Dispiace che si voglia variare il testo approvato al Senato anche perché ciò andrebbe nella direzione opposta agli orientamenti comunitari". A dirlo, si legge su'Il Sole 24 Ore', Marina Calderone, presidente del Cup, nonché membro del Cese, il Comitato economico e sociale europeo. Ciò che convince poco Calderone è l' affermazione dei proponenti la soppressione secondo cui il testo attuale presenterebbe tratti di ambiguità, con il rischio di tenere fuori le professioni non ordinistiche. "Per quanto mi riguarda direi che il testo è chiaro -sottolinea- e che eliminarlo sarebbe un' occasione persa. Aggiungo che in Italia c' è una sottovalutazione del potenziale del lavoro autonomo e il testo approvato al Senato colma questa lacuna strutturale".

Su questo fronte consola solo parzialmente la promessa che la norma (una volta riscritta) sarà inserita nel futuro collegato sul lavoro autonomo, la cui tempistica è ancora da definire. "Preferiremmo il mantenimento della previsione nella legge di Stabilità -avverte Calderone - per dare immediata attuazione agli orientamenti comunitari e visto che siamo già in ritardo sull' utilizzo dei fondi".

"Draghi deve muoversi con prudenza per avere con sé la larga maggioranza del consiglio direttivo. Ciò premesso, la reazione negativa dei mercati sarà temporanea e gli spread torneranno presto a ridursi. In assenza, come ci auguriamo, di ulteriori shock come nuovi attacchi terroristici, il mercato realizzerà che probabilmente nuove misure espansive seguiranno, la Fed proseguirà nella sua normalizzazione rialzando ancora un po' i tassi, e riprenderà fiducia". Così, in un'intervista a 'La Repubblica', Nouriel Roubini, il guru della New York University.

"Il contratto dei metalmeccanici scade tra 27 giorni, con la fine del 2015. Non abbiamo dato seguito al dibattito su orario e contratti, aperto dalle dichiarazioni del ministro Giuliano Poletti, perché si tratta ragionamenti posti nella fase delicatissima in cui sono in itinere numerosi rinnovi di contratti nazionali, tra cui anche il nostro. Il nostro obiettivo è quello di rinnovare un contratto che sancisca il mantenimento dei due livelli contrattuali, che stabilisca un salario minimo per tutti i lavoratori, che definisca la possibilità di poter rinnovare i contratti di secondo livello. Dobbiamo rinnovare con le regole esistenti il contratto nazionale". Lo scrive su 'l'Unità', Rocco Palombella, segretario generale Uilm.

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