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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

23 marzo 2016 | 09.58
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"L'Expo è stato un importante evento e riconosco al commissario Giuseppe Sala la capacità di aver gestito un'emergenza, visto che rischiava di non partire. Ora però è necessario che l'Expo non rimanga un evento ma lasci un segno nella città. Ora bisogna lavorare perché nasca un polo universitario vivo, con servizi e luoghi di attrazione. Il centro di ricerca immaginato dal premier Renzi e coordinato dall'Iit di Genova da solo non può bastare. Occuperebbe solo l'8% dell'area". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Stefano Parisi.

"Passeremo da una gestione a benchmark a una gestione attiva a rischio contenuto. Ne abbiamo discusso molto in consiglio e, alla luce degli attuali mercati, siamo giunti alla conclusione che era arrivato il momento di cambiare. Il nuovo bando sarà pubblicato a inizio aprile ed entro 30 giorni i candidati potranno presentare le domande. Cometa conferirà fino a un massimo di 14 mandati per una durata di cinque anni e ripartiti fra tre comparti di investimento". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Anna Trovò, presidente di Cometa, il fondo pensione dei metalmeccanici.

"Lo scopo delle liberalizzazioni era quello di favorire il consumatore, stressando l'aspetto concorrenziale. L'effetto è stato ottenuto, con una forte competizione sul fattore prezzo, ma si sono prodotti anche diversi effetti collaterali. Per cui oggi il settore soffre di eccesso di offerta che ha portato dequalificazione, un imbastardimento dei mestieri e favorito fenomeni sociali gravi, come l' alcolismo, la mala-movida, le ludopatie e altre problematiche. Il turnover è troppo elevato. Serve una rivoluzione fiscale per mantenere la qualità. Un ristorante su due vive 5 anni". Così, in un'intervista a 'Libero', Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe.

"L'obiettivo primario è la rete a banda ultralarga. La soluzione logica sarebbe costituire una società della rete quotata e indipendente, che acquisisca la rete attuale di Telecom Italia e con il contributo di tutti la rinnovi, ma ci vorrebbe un'intesa sul valore della rete in rame che non c'è. Ci si chiede se esista un' altra strada, e qui il governo ha ondeggiato: prima vorrebbe far entrare la Cdp in Telecom, poi lancia l'Enel, ma al dunque non schiera Metroweb con la società elettrica e torna verso Telecom. Intanto, Bolloré si allarga". Così, in un'intervista a 'Milano Finanza', Massimo Mucchetti, presidente della commissione Industria del Senato.

"La politica monetaria è rimasta l'unica partita possibile. Le banche centrali hanno mantenuto i tassi di interesse bassi per la maggior parte degli ultimi otto anni. Hanno sperimentato interventi di quantitative easing. Nella loro ultima acrobazia, hanno spostato i tassi di interesse reali in territorio negativo. La motivazione sembra valida: è necessario che qualcuno faccia qualcosa per tenere a galla l'economia mondiale, e le banche centrali sono gli unici attori in grado di agire. Il problema è che la politica monetaria va esaurendosi. Non sembra che i tassi di interesse possano essere ribassati molto di più". Lo scrive su 'Il Sole 24 Ore', Barry Eichengreen docente di Economia all'università della California.

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