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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

25 febbraio 2015 | 09.50
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Damiano: ""Per me è una vittoria aver impedito, come invece voleva la destra, la possibilità, in caso di reintegra del lavoratore, che il datore di lavoro se la potesse cavare con una indennità, il cosiddetto opting out".

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Per me è una vittoria aver impedito, come invece voleva la destra, la possibilità, in caso di reintegra del lavoratore, che il datore di lavoro se la potesse cavare con una indennità, il cosiddetto opting out. E' una vittoria del Pd aver evitato il criterio dello scarso rendimento come causa di licenziamento. Come l'aver difeso il mantenimento del livello retributivo in caso di demansionamento. E' un risultato nostro anche aver chiarito che i controlli a distanza si fanno sugli impianti e non sui lavoratori, a differenza di quello che voleva la destra. Io sono figlio di un'esperienza in cui il sindacato è soggetto politico, ma questo non vuole dire scambiare la contrattazione con la discesa nell'arena politica. La cinghia di trasmissione è morta e sepolta dai tempi di Bruno Trentin". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi', Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera, ex sindacalista della Fiom-Cgil.

"Dopo mesi di mancati pagamenti, di mancate risposte, di crescente mancanza di fiducia nelle istituzioni, una decisione finalmente positiva è giunta a rasserenare le numerose imprese di autotrasporto che per mesi, con grande responsabilità, hanno assicurato il carico e la consegna dei prodotti del gruppo siderurgico Ilva nonostante le fatture non saldate: l'inserimento delle imprese di autotrasporto tra i creditori prededucibili. Un riconoscimento che dà buone garanzie per i crediti maturati e che va ad aggiungersi ad altre due decisioni importanti per assicurare ossigeno alle aziende messe in serie difficoltà dal gruppo siderurgico: la sospensione del versamento dei contributi erariali e la possibilità di ricorrere a un nuovo fondo". Lo scrive su 'Il Giornale', Paolo Uggé presidente Fai Conftrasporto , vicepresidente Confcommercio.

"Il risarcimento diretto da parte dei magistrati ci è sembrato punitivo e sproporzionato: avrebbe sbilanciato il sistema prestando il fianco a richieste risarcitorie pretestuose. I giudici non saranno esposti a ricatti e intimidazioni, riteniamo di aver trovato un punto di arrivo serio che salvaguarda in pieno la loro autonomia e indipendenza. Non c'è dubbio che abbiamo sanato un gap rilevante rispetto a quanto ci chiedeva l'Ue. Rischiavamo una procedura d'infrazione da 50 milioni di euro. Ora ci siamo allineati". Così, in un'intervista a 'Avvenire', Enrico Costa, il viceministro della Giustizia.

"La Germania è arrivata dov'è oggi grazie alle riforme realizzate con grandi sacrifici personali dal cancelliere Gerhard Schröder nei primi anni Duemila. In particolare la riforma del mercato del lavoro è stata decisiva per avviare una radicale ristrutturazione dell'industria tedesca, che poi le ha consentito di superare senza gravi danni la crisi finanziaria di questi anni. Le riforme che hanno fatto i tedeschi, qui le aspettiamo da vent'anni. Ora per fortuna la riforma del mercato del lavoro è stata portata a casa. Se sarà applicata come si deve potrà portare grandissimi benefici. Ma le altre dobbiamo ancora vederle. Spero che per la legge elettorale prenderemo esempio dai tedeschi. Copiamo la loro legge, che funziona benissimo". Così, in un'intervista a 'Il Resto del Carlino' il manager Franco Tatò.

"L’Europa s’impegni di più sull’immigrazione, con una vera condivisione di tutte le fasi, dai paesi d’origine a quelli di transito, fino alle ultime miglia e all’accoglienza. E assegni a Triton più mezzi e più risorse". Così, in un'intervista a 'Il messaggero', il capo della diplomazia italiana Paolo Gentiloni, che porrà la questione al consiglio dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea il prossimo 16 marzo.

Gentiloni sottolinea come, dal primo gennaio, siano sbarcato in Italia 7882 immigrati, "rispetto ai 4548 dello stesso periodo dell’anno scorso". "Sono grato per la tempestività con la quale in risposta a una mia lettera la Commissione ha rifinanziato Triton con fondi d’emergenza e l’ha prorogata - afferma il ministro - Ma occorre di più".

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