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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

29 luglio 2016 | 10.31
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Il primo atto che ho firmato permetterà un piano di assunzioni di più di 900 funzionari della cosiddetta fascia C, con lauree in Giurisprudenza, Economia e commercio, Ingegneria gestionale e informatica, e presumibilmente giovani: questo ci permetterà di colmare quel digital divide interno che inevitabilmente è anche generazionale". Così, intervistato dal 'Messaggero', il presidente dell'Inps, Tito Boeri.

Per Boeri "molte sedi, in particolare al Nord, sono sottodimensionate dopo gli esodi degli ultimi anni; ma oltre a riempire questi vuoti vogliamo rafforzare la capacità generale dell'Istituto di allacciare un rapporto di consulenza con gli utenti, a 360 gradi. Questa consulenza la offriremo non solo nei nostri uffici ma anche in punti Inps da creare nei centri più piccoli in locali comunali, con una rete capillare".

"In questi anni l'Inps ha visto calare il proprio personale, scendendo di molto al di sotto della dotazione organica -spiega ancora Boeri- e ha conseguito importanti risparmi. Questo ci dà oggi dei margini per assunzioni, nel rispetto delle regole. Poi, intendiamo cambiare la composizione della dotazione organica, creando più spazio nella fascia C, quella alta dei funzionari, e riducendo quella delle fasce più basse, nelle quali i funzionari che escono non saranno sostituiti".

"I tassi d’interesse negativi stanno causando in Germania, Giappone e altri paesi un reale cambiamento del business model bancario. Trovare una sostenibile fonte di ricavi dipende dallo spread dei tassi, dalle regolamentazioni, dal costo dei capitali e della liquidità". Così Robert E. Moritz, presidente a livello internazionale di PricewaterhouseCoopers, intervistato dal 'Sole 24 ore'.

"Ripensare il modello -conclude Moritz- vuol dire porre attenzione ai costi, all'efficienza, alla presenza geografica e alla strategia complessiva".

"Il Mezzogiorno, dunque, non è condannato affatto al sottosviluppo permanente, ma deve puntare in primo luogo a valorizzare sino in fondo le grandi risorse naturali, tecnologiche, scientifiche e finanziarie di cui già dispone, capaci se ben gestite di assicuragli una crescita sostenuta e di ridurne il divario con il Centro Nord". Così, in un intervento su 'L'Unità', l'econonomista Federico Pirro.

"Ce lo ricorderà ancora una volta Renzi -conclude- nella sua visita di oggi a Taranto".

"Posso dire che condivido l’impianto dell’analisi della Svimez. Ci sono segnali positivi, ma dopo un calo molto forte del prodotto. C’è ancora molto da fare per colmare la distanza tra la produzione attuale e quella pre-crisi. Una variazione così non si percepisce direttamente sul lavoro". Così, intervistato da 'L'Unità', l'imprenditore Antonio Rummo «maestro pastaio» di sesta generazione che guida l'omonima azienda di Benevento, commenta i dati dell'Svimez sul Sud.

"Quello che si può segnalare -conclude- è che a Sud ci sono eccellenze capaci di reagire e di crescere, sia nell’industria, che nel turismo e nell’agricoltura".

"Le banche di territorio chiedono una cosa sola: che sia rispettato dall’Ue il principio di proporzionalità e cioè uno dei principi fondanti dell’Unione. Al resto, provvederebbero le stesse banche". Così, in un intervento sul 'Corriere della Sera', Corrado Sforza Fogliani, presidente di Assopopolari.

Per Sforza Fogliani "basterebbe solo quanto si è detto a proposito della proporzionalità per sgravarle di inutili costi e fugare così ogni preoccupazione manifestata dal professor Cera".

"La mia impresa è la più bella del mondo, e non la cambierei con nessuna". Così Sergio Fontana, imprenditore di Farmalabor, che oggi ha più di 100 dipendenti, azienda farmaceutica che produce principi attivi per la preparazione galenica di farmaci personalizzati, intervistato da 'L'Unità'.

Secondo Fontana che mantiene la sua azienda a Canosa di Puglia per lo sviluppo del Sud servirebbe "sicuramente il ripristino della decontribuzione ai livelli del 2015 nelle aree disagiate, non solo a sud. Io non faccio differenza tra le due macroaree: senza il nord il sud non riparte e viceversa. Se non si aiutano le aree disagiate, queste diventano una zavorra per tutti".

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