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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

22 aprile 2016 | 10.22
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

C'è il "rischio di stagnazione secolare" e per ora il presidente della Bce Mario Draghi "ha evitato il disastro ma ora ha finito le munizioni". E' l'analisi dello scenario politico-economico europeo e italiano affrontata da Romano Prodi in un'intervista al Corriere della Sera. "L'Europa è parzialmente uscita dalla crisi e così anche noi che, con una previsione di una crescita tra l'1 e 1,2% rimaniamo tuttavia ancora nel gruppo di coda, dopo avere perso quasi il 20% della nostra capacità produttiva. Si è invertita la tendenza negativa ma, con questi dati, non è possibile risolvere il problema dell'occupazione" afferma Prodi. Per Prodi, riguardo l'Italia, "di tutte le riforme quella che ci può salvare è la riforma della burocrazia. Il Paese ha difficoltà a decidere in tutti i settori".

Sono senza stipendi e senza pensione, per questo gli esodati tornano in piazza. L’appuntamento, ricorda la Cgil nel suo 'Mattinale', è per le 10 di questa mattina di fronte al ministero dell’Economia e delle Finanze in via XX Settembre, dove si terrà un presidio per chiedere l’approvazione dell’ottava salvaguardia per gli esodati e una soluzione per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare giovanissimi. Alla manifestazione saranno presenti i segretari confederali Vera Lamonica, Cgil, Maurizio Petriccioli, Cisl, Domenico Proietti, Uil, insieme alla Rete dei Comitati degli esodati e ai Comitati dei lavoratori precoci.

"Draghi non ha perso l'occasione: ha ribadito l'indipendenza della Banca. È fondamentale per proseguire il meticoloso lavoro di rientro della deflazione che sarà ancora lungo e travagliato". E' Lorenzo Bini Smaghi, economista e banchiere di scuola Bankitalia, nel board Bce fino al 2011, a concordare con i messaggi lanciati ieri. E, intervistato da "La Repubblica", afferma: "Draghi ha fatto bene a puntualizzare che la Bce agisce per mantenere la stabilità monetaria nell'interesse di tutti". E se dobbiamo aspettarci la prosecuzione delle misure dopo il marzo 2017, Bini Smaghi sottolinea: "Potrebbe benissimo andare così, la Bce non deve avere scadenze. Se si vuole che il periodo delle misure straordinarie duri il meno possibile, bisogna che queste siano incisive. Sarebbero più efficaci se ad esse si affiancassero misure politiche altrettanto coraggiose".

"Ancora una volta l'Europa si dimostra brava a chiudersi nei suoi confini, meno ad aprirsi a chi ha bisogno". Federico Soda, italocanadese, dirige l' Organizzazione internazionale per le migrazioni nel Mediterraneo e dice a La Repubblica: "Ben vengano guardie di frontiera europee ma solo se parte di una politica migratoria Ue più vasta". "L' istituzione di una Guardia costiera europea è una buona notizia. Potrà migliorare il controllo dei confini esterni dell' Ue. Ma tutto questo dovrebbe avvenire all' interno di una politica europea dei flussi migratori, di cui il controllo delle frontiere è solo una piccola parte. Invece questo non accade".

"Entro giugno arriverà la tracciabilità dei voucher. L' obiettivo è contrastare il boom dei ticket lavoro (10 euro lordi), cresciuti in maniera vertiginosa negli ultimi anni (+66 per cento solo nel 2015), dietro al quale si nascondono con tutta evidenza forme di economia sommersa. E certamente la nuova precarietà del lavoro, senza alcuna tutela e con retribuzioni vergognose. Una giungla dei lavori. Riguarda soprattutto i giovani (il 31 per cento), poi le donne (oltre il 50 per cento), ma anche fasce di lavoratori maturi. Quasi 1,4 milioni di individui, molti sfruttati. Nelle scorse settimane il governo aveva annunciato un decreto. Il provvedimento, però, non è ancora pronto. C'è tempo fino al 25 giugno quando scadrà il termine entro il quale è possibile modificare il decreto attuativo del Jobs Act relativo alle tipologie contrattuali". Lo scrive La Repubblica.

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