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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

12 febbraio 2016 | 10.31
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Le Bcc in quanto cooperative, rispondono della legislazione che ne regola l'attività e che prevede che, come qualsiasi cooperativa in caso di scioglimento, debba devolvere il suo patrimonio ad uno dei fondi mutualistici per lo sviluppo della cooperazione. Quel patrimonio non è proprietà della Bcc, ma dei soci, delle generazioni che nel tempo lo hanno accumulato non per fini speculativi ma per un vantaggio economico". Così, in un'intervista a 'Il Messaggero', Alessandro Azzi presidente Federcasse.

"La Bcc di Roma vuole essere parte integrante del nuovo gruppo del credito cooperativo italiano. L'autoriforma scaturisce da un lungo lavoro che ha visto la collaborazione di tutte le componenti del sistema e cui noi abbiamo partecipato. Vogliamo essere un fattore propulsivo e attrattivo all'interno del credito cooperativo. La nostra dimensione, che potrebbe portarci ad avere i numeri per uscire, non deve essere travisata". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Mauro Pastore, direttore generale Bcc Roma.

"La grossa incertezza sui mercati finanziari nasce dal fatto che la crescita globale è scarsa e tende a diminuire e questo sta avvenendo proprio mentre la Fed aveva appena cominciato a normalizzare i tassi. Ma attenzione a vendere proprio ora: scelte drastiche rischiano solo di amplificare le perdite. E' il caso di riconsiderare il proprio giardinetto di investimenti, verificando se ha il giusto profilo di rischio che siamo disposti a sopportare. Se la risposta è negativa, allora è il caso di fare qualche aggiustamento, bilanciando azioni e obbligazioni nel modo soggettivamente più corretto". Così, in un'intervista a 'La Repubblica', Armando Carcaterra, direttore investimenti di Anima Milano.

"Renzi sta restituendo la giusta fiducia agli italiani. E, con la fiducia in se stessi, torna quella degli altri. Sul fronte interno, molti condividevano la diagnosi sui problemi italiani: il bicameralismo perfetto, una legge elettorale inconcludente, un mercato del lavoro duale per citarne alcuni. Ma, a causa di una mancanza di efficacia della politica, non si riusciva a passare dalle parole ai fatti. Questo adesso sta cambiando. L'Italia è una forza economica, una fucina di idee, creatività e qualità di cui il mondo ha bisogno". Così, in un'intervista a 'La Repubblica', presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz.

"E' importante che la grande tradizione della ricerca di base nel campo della fisica continui nel nostro Paese, sia vivace e produttiva e dia risultati brillanti per noi e per il resto del mondo. Penso che possiamo esprimere grande soddisfazione e riflettere su quanto sia decisivo tornare a investire. Quest'anno, mettendo insieme le misure per l' università e la ricerca c'è un budget di 370 milioni sicuramente non sufficiente, ma è un segno più che si mette in un capitolo molto trascurato. Fino a tre anni fa o a tutto il campo della conoscenza sono state negate attenzione e valorizzazione". Così, in un'intervista a 'l'Unità' Stefania Giannini, ministro per dell'Istruzione, università e ricerca.

"Il modello di banca hub che proponiamo vuole mettere in primo piano la soddisfazione di famiglie e imprese, ragionando in un'ottica di medio-lungo termine e non di corto respiro, come avviene oggi, senza però trascurare il guadagno dell'azionista. L'obiettivo è riportare la gente allo sportello, anche in presenza della cosiddetta banca online, facendo crescere i ricavi e creando così le condizioni per mantenere e aumentare i livelli occupazionali". Così, in un'intervista a 'Milano Finanza', il leader della Fabi, Lando Maria Sileoni.

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