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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

22 dicembre 2014 | 10.37
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Riforma delle province e occupazione, legge di stabilità e Garanzia Giovani nelle pagine dei giornali di oggi.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Ecco qua: siamo passati da chi definiva la riforma delle Province una farsa a chi ora ne verifica con stupore gli effetti su 20 mila persone. La riforma c' è: va solo governata". Il sottosegretario Angelo Rughetti (Funzione pubblica) lo dice al Corriere della Sera. "L' equivoco che ha generato questa agitazione nasce dal protagonismo dei territori, alcuni dei quali non collaborano o addirittura strumentalizzano la protesta". "Ma il 2 gennaio ci sarà un decreto che imporrà alle Regioni di scegliere se acquisire le competenze delle Province e il relativo personale, o lasciarle alle Province o ai Comuni". E se le delegano? "Dovranno fornire le risorse per gestirle". Dunque il carico economico è delle Regioni. "Esatto. Già oggi le Province svolgevano funzioni delegate dalle Regioni".

"Riforme come quella del mercato del lavoro, che ha infranto decenni di rigidità, o pacchetti finanziari complessivamente abbastanza solidi come la legge di Stabilità, malgrado le inevitabili eccezioni, dimostrano che qualcosa sta cambiando in positivo in Italia. E i mercati sicuramente l' apprezzeranno". Joachim Fels, capo economista globale della Morgan Stanley, parla con 'La Repubblica' e dice:"Sappiamo che servono molti decreti attuativi, e che altre riforme devono seguire, ma agli operatori piace la scoperta che in Italia finalmente si può passare dalle parole ai fatti, che come altrove si riesce pur fra tante traversie a varare delle riforme vere. L' esperienza degli altri Paesi dimostra che se la fiducia viene riguadagnata, come sta avvenendo in Italia, una serie di conseguenze favorevoli fa seguito. Servirà tempo ma la giusta via è imboccata".

"Le Regioni possono iniziare subito a mettere insieme alcune attività, in modo da ridurre i costi e alzare la qualità dei servizi. Poi si potrà pensare realisticamente a ridurre il numero delle Regioni stesse per arrivare a ambiti più ampi". Lo dice Nicola Zingaretti a 'La Repubblica'. "L'attività di zooprofilassi lo è già e dimostra che si può fare. Ci si può arrivare su alcuni servizi sanitari, anche attraverso la specializzazione di centri di eccellenza facilmente raggiungibili. La protezione civile, la tutela dal rischio idrogeologico, i trasporti, le agenzie regionali per l' ambiente. E naturalmente anche certi enti e società partecipate. Le istituzioni regionali devono avere la lungimiranza di perdere qualche pezzo di ciò che per alcuni continua ad essere un potere, anche elettorale, a vantaggio dell' efficienza per i cittadini e le imprese".

"Condanna ferma", dice il governatore toscano Enrico Rossi a 'La Repubblica'. Ma il governo, aggiunge subito dopo, "deve riaprire i cantieri della Tav Firenze fermi da troppo tempo". Presidente Rossi, la Toscana nel mirino dei No-Tav? "La Toscana fa parte dell' Italia e la prima cosa da fare è esprimere una ferma condanna. Auspico che vengano trovati i responsabili e che subiscano un regolare processo. Perché un conto sono le critiche, un altro sono gli atti di violenza. Con l' effetto di causare danni e disagi ai cittadini". "Ho una richiesta da fare al governo: riaprire i cantieri in tempi rapidi e nel rispetto della legalità. Perché laddove non vanno avanti, si creano tensioni e un terreno favorevole al verificarsi di questi episodi. Favorevole ai facinorosi e ai violenti che sono contrari alle grandi opere pubbliche".

Paola Olivieri, 44 anni, ostetrica, di cui una decina trascorsa in corsia parla con 'Il fatto quotidiano' della sue esperienza e dice: "Ho conosciuto alcune colleghe che avevano fondato una casa maternità. Mi sono buttata e mi si è spalancato un mondo". Nata nel 1990, la "Via Lattea" di Milano è stata la prima delle quattro case maternità attualmente attive in Italia (le altre sono a Bologna, Lecco e Varese, tutte parte della rete "Nascere in casa"). E altre due apriranno nei prossimi mesi a Genova e a Torino. Non sono semplici centri di ostetricia, ma una filosofia di vita che va molto oltre il parto. "È un luogo di condivisione che coinvolge mamme e papà, per i quali l' ostetrica diventa un punto di riferimento in ogni aspetto fisiologico e ogni fase della vita familiare, dalle prime settimane di gravidanza sino all' allattamento". "Il parto ospedalizzato - ricorda Paola - era nato per combattere l' elevata mortalità perinatale provocata da un' igiene precaria e l' assenza di personale competente. Col tempo la medicalizzazione è stata spinta troppo oltre. Oggi bisogna recuperare la dimensione naturale del parto, in un contesto di sicurezza e assistenza ben diverse rispetto a mezzo secolo fa".

"Li "scarteremo" sotto l' albero. I decreti attuativi del Jobs Act sono in fase di elaborazione avanzata e verranno divulgati nel Consiglio dei ministri di mercoledì. Alle parti sociali è stato detto poco. C' è il sospetto che, via via che si entra nel dettaglio delle complessità del mercato del lavoro, la riforma prenda atto dei rischi possibili se l' approccio è poco sistemico e troppo contingente. Il contratto a tutele crescenti fa il conto con la fatidica soglia dei 15 dipendenti e costringe il Governo a pensare a una forma "scontata" per gli indennizzi a carico delle piccole imprese, altrimenti penalizzate dalla nuova disciplina". Lo scrive Alberto Orioli sul 'Sole 24 Ore'. "E ciò naturalmente riproporrà una nuova forma di dualismo nel mercato che già sconta quello tra vecchi e nuovi assunti perché la riforma non si è spinta fino a generalizzare le nuove regole", aggiunge.

Il direttore generale di Assolombarda, Michele Angelo Verna, spiega al 'Sole 24 Ore' che Youth Guarantee è stata lanciata con una parola chiave: "occupabilità" come espressamente indicato nelle raccomandazioni europee, con l' obiettivo, cioè, di "offrire una risposta ai ragazzi al di sotto dei 25 anni, che ogni anno si affacciano sul mercato del lavoro dopo la conclusione degli studi, rafforzandone le competenze a vantaggio delle opportunità di un impiego". E invece cosa è successo? Che il programma è stato esteso anche agli under 29 Neet, "snaturandone così l' obiettivo iniziale e, nei fatti, rivolgendo Garanzia giovani esclusivamente ai ragazzi con maggiori difficoltà a entrare a contatto con le aziende", spiega Verna.

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