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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

24 giugno 2016 | 09.30
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Quello della lotta alle diseguaglianze è un tema enorme, e certo non solo italiano. Pensi alla campagna elettorale americana, per esempio. Trump affronta la questione in maniera demagogica, Sanders l'ha fatto con proposte più classiche. E il Pd come intende affrontarla per provare a risolverla? Io penso con il Jobs Act e i nuovi diritti e strumenti che stiamo introducendo: non con il reddito di cittadinanza e uno stipendio assicurato a tutti. Si potrà non esser d'accordo, ma io credo alla società delle opportunità e non a quella della rendita. Ma certo se ogni volta che interveniamo e facciamo qualcosa veniamo tacciati come amici delle lobby, oggi i petrolieri e domani le banche, per dire, si torna al solito punto. Il Pd viene sfidato in positivo dal suo segretario. E li avviso: se vogliono passare le giornate a continuare ad attaccarmi, facciano pure. Ma io, da dopo Brexit ed il Consiglio europeo, me ne andrò in giro per il Paese a fare iniziative per il referendum costituzionale. Quella riforma è la madre di tutte le battaglie. Peserà sul futuro dell'Italia. Potrà assicurare stabilità". Così, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in un'intervista a 'La Stampa'.

"Se legge contro il caporalato e le imprese che vi ricorrono non venisse approvata entro fine luglio, rischiamo di slittare oltre l'autunno. Se non si riuscirà ad approvarlo entro luglio, in settembre potrebbe essere soffocato da altre priorità, come il dibattito sulla legge di Stabilità e il referendum costituzionale. I lavoratori non possono aspettare fine anno". Così, in un'intervista a 'Il Manifesto', Ivana Galli, segretaria generale della Flai Cgil.

"Faremo quello che la Bce ha chiesto. Francoforte vuole che le coperture sui crediti deteriorati salgano al 49%, che quelle sulle sofferenze salgano al 62%, che lo stock deteriorati della nuova banca si riduca di 8-10 miliardi così da arrivare al 2019 con un rapporto deteriorati su prestiti totali non superiore al 19%. Noi utilizzeremo quindi le risorse per incrementare le coperture, in particolare le sofferenze almeno al 62% entro fine anno, forse già prima. Abbiamo in corso anche la cessione di crediti garantiti per circa 418 milioni. Stiamo cominciando la data room, poi la due diligence, e poi spero che a settembre ci sarà il closing". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Pier Francesco Saviotti, amministratore delegato del Banco Popolare.

"L'industria farmaceutica si impegna a investire ancora di più nella ricerca, ma il governo, da parte sua, garantisca che il pay back sia destinato alle imprese per investirlo nei prodotti innovativi. Il comparto della farmaceutica è quello che ha maggior valore aggiunto. I dati di crescita e dell'export, nonché quelli del fatturato dimostrano che il settore ha superato e archiviato la crisi". Così, in un'intervista a 'Libero', Francesco De Santis, vicepresidente di Farmindustria e presidente del gruppo Italfarmaco.

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