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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

16 marzo 2015 | 09.58
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''Un dirigente inadeguato potrà essere licenziato'' dice a 'La Repubblica' Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

''Un dirigente inadeguato potrà essere licenziato''. Lo dice -in un'intervista a 'La Repubblica'- Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione: ''È una vera rivoluzione''. È uno dei capitoli principali della riforma della pubblica amministrazione che nei prossimi giorni comincerà ad essere votata dall'Aula del Senato. ''Intanto una premessa: noi non diremo mai che una riforma non si è realizzata perché qualcuno non l'ha attuata. No. Questo governo si assume la responsabilità politica dell'attuazione -continua Madia-. Detto ciò, la nostra è una riforma anche della dirigenza pubblica. Avevamo davanti due strade alternative: o il modello anglosassone dello spoils system, oppure quello di una dirigenza autonoma e indipendente dalla politica, come disegnata dalla nostra Costituzione.Abbiamo scelto quest'ultima, pensando, però, che l'autonomia e l'indipendenza non coincidano con l'inamovibilità dei dirigenti, né con la progressione di carriera automatica al di fuori di qualsiasi meccanismo di mercato e di merito''.

"Facciamo con Landini battaglie comuni su singoli punti: su lavoro, democrazia, Europa". Lo dice a 'La Repubblica' Alfredo D'Attorre, Pd della corrente "Area riformista", bersaniano, che lancia un ponte verso il segretario della Fiom. E sulla critica alle "urla in tv", dice: "È stata estrapolata una singola frase del discorso di Roberto. Non ho condiviso quando Landini ha commentato in modo sprezzante il voto del Parlamento sul Jobs Act. Io non ho votato la riforma del lavoro ma ritengo si debba avere rispetto per chi ha lavorato a una strategia di "riduzione del danno" e, alla fine, ha espresso un "sì" sofferto".

Francesco Caio, ad di Poste Italiane parla con 'La Repubblica' e spiega: "I segnali di ripresa ci sono e l' Italia deve approfittare di questo momento favorevole che si sta affacciando". Il Paese sta facendo bene con il Jobs Act, le riforme e il rilancio dell'agenda digitale, che si basa su investimenti e sulla decisione di puntare sulla banda larga: "L' occasione non va persa, il treno passa e dobbiamo salire su uno dei vagoni".

Giuseppe Berta, storico dell' industria, bocconiano, (è appena uscito per Il Mulino il suo ultimo libro "La via del Nord"), parla con 'Il Messaggero' dei rapporti fra governo e sindacati anche alla luce della nascita della Coalizione Sociale guidata dalla Fiom."L' esecutivo manifesta da tempo insofferenza verso i corpi intermedi. Ora la mossa di Landini radicalizza il contrasto. In fondo Renzi accetta questa sfida, scegliendo proprio il terreno di una legge sulla rappresentanza, un cavallo di battaglia della Fiom". E della Coalizione Sociale dice: "E' la fine di ogni suggestione di unità sindacale in Italia. In altri Paesi manifatturieri, Germania, America, Giappone, vediamo che il sindacato, unico, si colloca nello spazio dell' industria. Con i suoi obiettivi e la sua conflittualità, ma dentro la mission aziendale".

Il sottosegretario alla P.a. Angelo Rughetti, parla con 'Il Messaggero' del nuovo Giubileo. "La gestione Marino ha ereditato una situazione difficile. A differenza degli altri governi, quello Renzi ha fatto due cose: ha indicato la strada del risanamento, mettendo in campo non solo finanziamenti ma anche aiutando il Comune a riorganizzare le funzioni pubbliche. E poi ha sostenuto politicamente la giunta Marino. Un assessore al bilancio come Silvia Scozzese, che ha un ottimo rapporto con Delrio, ha aiutato a risolvere molte questioni". Questo vale per le vicende passate, ma sul futuro rispetto al Giubileo? "Il Giubileo è un' ottima cosa per la Chiesa e per i cristiani cattolici. Noi dobbiamo fare in modo che lo diventi anche per i romani e per gli italiani".

"Italian solutions for beauty" è il motto di Cosmoprof per portare il made in Italy in tutto il mondo. Un fattore, quest' ultimo, "che manda in visibilio gli stranieri", spiega al 'Sole 24 Ore' Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere, alla vigilia dell'apertura, nel capoluogo emiliano, di Cosmoprof Worldwide 2015, "l'osservatorio internazionale sul mondo della cosmesi". Cosmoprof "è una delle nostre perle, -aggiunge- la fiera di come vogliamo essere, rispettando e valorizzando i distretti produttivi italiani. Il packaging, per esempio, è una produzione tipicamente made in Italy assieme al polo del make-up, che rappresenta il 65% della produzione mondiale. Ed è questo che vogliamo mostrare in tutto il mondo, da Las Vegas a Hong Kong fino a New York che partirà a settembre".

Massimo Cacciari sta andando a votare per le primarie veneziane. E, neanche a dirlo, non è entusiasta. "Potrebbero essere un grande strumento se ci fosse un albo degli elettori. Così invece ce le facciamo in casa. Campania, Liguria, ognuno con le proprie storture: è il bricolage più assurdo", dice a 'La Stampa'. E l'iniziativa di Landini? L' ha entusiasmata? "Dovrebbe?", risponde.

Franz Senfter presidente di Grandi salumifici italiani, leader nazionale nel mercato dei salumi parla con 'La Stampa di questi anni di recessione e dice: "Era una crisi strutturale, non finanziaria". Senfter negli ultimi tre anni ha investito 82 milioni nel rinnovamento degli stabilimenti (13 in Italia con 1800 dipendenti) per renderli più produttivi. Ora il gruppo è tornato a fare spot in tv, progetta di crescere all' estero e si prepara a introdurre la figura dell'amministratore delegato, preludio al possibile sbarco in Borsa, forse nel 2016. "Perché - chiosa - per svilupparsi servono saperi nuovi.L'imprenditore porta delle visioni, ma c'è bisogno di bravi manager per realizzarle".

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