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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

05 ottobre 2016 | 10.41
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Non sono così pessimista come lo staff del Fondo monetario. Il livello di crescita previsto per il mondo, tutto sommato, è soddisfacente. E l’Italia può farcela a centrare l’obiettivo dell’1% nel 2017". Carlo Cottarelli, 62 anni, intervistato dal 'Corriere della Sera', è uno dei direttori esecutivi del board del Fmi, dove rappresenta Italia, Grecia, Portogallo, Albania, Malta e San Marino. Dall’ottobre 2013 all’ottobre 2014 è stato Commissario per la revisione della spesa pubblica in Italia.

"La revisione di ottobre dei numeri -continua Cottarelli- segnala una leggera riduzione di velocità in Europa. Ma tutto sommato restiamo nella linea delle aspettative. A livello mondiale il 2016 è condizionato piuttosto dalla frenata degli Stati Uniti. Ma sono un po’ meno pessimista dei colleghi del Fondo".

"Stiamo parlando di una previsione relativa all’anno prossimo, con la crescita del Pil italiano che viene collocata, a seconda dell’istituzione che formula la stima, in una forbice fra lo 0,8 e l'1%". Così, intervistato da 'L'Unità', l'economista Marco Fortis.

"Insomma,quello dell’esecutivo non mi sembra -conclude Fortis- un numero buttato lì per caso, fermo restando che si tratta di previsioni e non di cifre definitive. Quest’ultime, poi, possono sempre generare delle sorprese, come insegna l’esperienza più recente".  

"Non si tratta di sovrastime, ma di esprimere ottimismo con uno scarto dello zero virgola. È giusto che il governo esprima ottimismo, anzi è doveroso, altrimenti che governo sarebbe? Un ministro dell’Economia deve sempre puntare in alto, non adeguarsi passivamente alla congiuntura". Così, intervistato da 'Qn', l'economista Giacomo Vaciago, sui dati sulla crescita.

"E comunque qui si parla -conclude- di variazioni fra lo 0,8 e l’1% di crescita, non di un divario macroscopico. Siamo nell’ambito di un range di possibilità che sono tutte plausibili".

"Per come sono fatto preferisco fare; lavorare concretamente, piuttosto che parlare. Ecco mi piacerebbe che tutti facessero uno sforzo per tenere conto delle difficoltà che ci sono". Così Vasco Errani, commissario alla ricostruzione, intervistato dal 'Messaggero'.

"Noi vogliamo ricostruire tutto, pienamente -conclude Errani- e rilanciare l'economia di questa regione. Abbiamo ben presente quali sono i problemi. Da questo punto di vista ci saranno le norme per la ricostruzione di tutto il patrimonio immobiliare e abitativo. Il decreto contiene misure adeguate per fare ripartire l'economia".

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