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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

17 aprile 2015 | 10.04
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Scabbio (Assolavoro): "La somministrazione è l'unica forma di flessibilità capace di garantire al lavoratore le stesse tutele, gli stessi diritti e uguale retribuzione dei lavoratori dipendenti".

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"L'unificazione tra il primo e il terzo livello è importante, semplifica e sviluppa il concetto di un contratto che integra saperi teorici e pratici. Ho avanzato l' ipotesi di rendere possibile l'accesso all' apprendistato alla fine della scuola media, per i 14enni. L'obiettivo è quello di costruire una esperienza che si avvicini quanto più possibile ai modelli duali sperimentati da tempo in Germania e Svizzera, certo più efficaci del nostro Paese nel contenere e prevenire la disoccupazione giovanile. Un abbassamento dell'età di accesso all'apprendistato consentirebbe anche di contrastare tempestivamente il fenomeno dell'abbandono precoce dello studio, così come i giovani devono poter scegliere tra i diversi percorsi, apprendistato incluso, in relazione alla propria vocazione". Così, in un'intervista a 'Libero', il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi.

"Il Jobs Act procede, abbiamo avuto sicuramente un ritardo sul decreto che riguarda la semplificazione dei contratti, ma la riforma va avanti. Certo, la volontà di cancellare alcune forme di assunzione flessibile, tipo gli associati in partecipazione, i contratti progetto e il lavoro condiviso, non è stata è stata ancora messa in pratica, ma alla fine sembra che i problemi siano stati superati". Così, in un'intervista a 'Libero', il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano.

"Il mercato del lavoro italiano necessitava da tempo di un riordino capace di valorizzare, in maniera diretta e indiretta, la buona flessibilità. Si sta andando in questa direzione. La somministrazione è l'unica forma di flessibilità capace di garantire al lavoratore le stesse tutele, gli stessi diritti e uguale retribuzione dei lavoratori dipendenti. La somministrazione di lavoro a tempo determinato rappresenta, oltre che la porta di ingresso migliore per l'accesso a un lavoro stabile, una leva competitiva importante per le imprese. Tant'è che quelle che si rivolgono alle nostre agenzie per il lavoro sono più competitive e con migliori prospettive di assunzione". Così, in un'intervista a 'Libero', Stefano Scabbio, presidente di Assolavoro.

Si lavora di più e l'attività in parte è cambiata, con più consulenze per concordati e molto meno per nuove costituzioni, inoltre si è ampliata la gamma delle attività, penso per esempio alla mediazione. Cresce il numero di donne che sceglie di diventare dottore commercialista, se anni fa il rapporto era di 30 donne ogni 100 iscritti, tra le nuove leve le donne superano in numero i colleghi maschi. Un fenomeno curioso è relativo ai redditi, sia quelli degli uomini, sia quelli delle donne vanno crescendo, data però la differenza che ancora esiste tra i due generi (mediamente gli uomini guadagnano il 30% in più) a livello medio il reddito è rimasto praticamente invariato". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Renzo Guffanti, presidente della Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti.

"Siamo in ritardo e non possiamo continure a tergiversare senza TAP il presidente Obama non ha la credibilità necessaria per negoziare un accordo con l'Unione europea. Il rischio è che ci siano poi decine di emendamenti congressuali che paralizzano tutto. C'è anche un aspetto geopolitico in questo negoziato siamo in un momento di grande instabilità e dare delle ancore di stabilità regionali non può che aiutare l'occidente. Tra l'altro sul piano economico l'Italia sarebbe uno dei paesi che può beneficiare di più da questo progetto di liberalizzazione. Dal mio punto di vista siamo pronti a incontrare coloro che sono contro questo negoziato, purché si possa discutere dei fatti e non di paure che servono solo al populismo". Così, a 'Il Sole 24 Ore', Emma Marcegaglia, presidente BusinessEurope.

"I dati ci danno soddisfazione, ma solo perché rappresentano un indicatore dell'affidabilità e del rilievo che i mercati riconoscono alle valutazioni di conformità accreditate. In coerenza, Accredia non deve andare a caccia di nuovi incarichi, da parte del Governo o delle altre pubbliche amministrazioni, per accrescere il proprio spazio. Deve adoperarsi perché l'opera dei propri ispettori e dei propri organi contribuisca a rafforzare le aspettative degli utenti, sia business che consumatori finali, in termini di qualità, sicurezza, rispetto dell'ambiente. E per far questo vogliamo anche rafforzare l'importantissimo ruolo ricoperto in ambito internazionale". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Federico Grazioli, presidente Accredia.

"Questo accordo è un premio all'intelligenza collettiva: mette al centro le persone, il loro lavoro". Così, in un'intervista a 'La Stampa, Annamaria Furlan segretario generale della Cisl, commentando il piano presentato da Fca. "Rendere partecipi i lavoratori -sostiene- è davvero significativo. Non sarebbe male se aprisse una strada anche in Federmeccanica".

"In Italia troppe aziende hanno una leva finanziaria maggiore di 5. Cioè hanno troppo debito e poco capitale. Queste imprese, prima o poi, andrebbero portate sul mercato finanziario per aiutarle a reperire finanziamenti. Il problema è che anche gli investitori in titoli high yield tendono a non puntare su aziende troppo squilibrate". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore' Flavio Valeri, numero uno di Deutsche Bank in Italia.

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