cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 09:45
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

05 luglio 2016 | 10.03
LETTURA: 5 minuti

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Sul 'salvataggio' delle banche piene di sofferenze, intervengono sul Corriere della Sera Francesco Giavazzi e Alberto Alesina. "L' idea che circola da qualche giorno è di usare il fondo Atlante -scrivono-. Questo è un fondo in cui alcune banche (le più solide come Intesa-San Paolo) ed alcune compagnie di assicurazione, come Generali, hanno messo circa 4 miliardi usati per salvare Veneto Banca e la Popolare di Vicenza, delle quali Atlante è diventato l' unico padrone. L'idea è di rifinanziare Atlante con una paio di miliardi e poi usarli per acquistare sofferenze pagandole 40 centesimi. Poiché Atlante è un fondo privato, il gioco è fatto". "La conclusione è quella di Luigi Zingales sul Sole-24Ore di mercoledì scorso "un intervento sul capitale delle banche è fattibile. L' unico dubbio è se possa essere fatto direttamente dallo Stato invocando la clausola dei problemi sistemici o attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, che è al di fuori del perimetro dello Stato. Se non avviene quindi non è per colpa dell' Europa, ma perché non piace ai banchieri, che vedrebbero azzerarsi il valore delle loro stock option, e alle fondazioni bancarie, i grandi azionisti delle banche, che perderebbero la maggior parte del loro patrimonio"".

"Recuperare un' idea, lanciata qualche anno fa da un gruppo di economisti e da me tradotta in una proposta di policy sulle pagine del Corriere della Sera: legare la ri-articolazione fra contratto nazionale e contratti aziendali alla «produttività programmata»". Lo auspica Marcello Messori dalle pagine del Corriere della Sera. "Il contratto nazionale -scrive- fisserebbe tassi minimi attesi di crescita pluriennale della produttività del lavoro e i vari contratti aziendali ridisegnerebbero tali vincoli minimi, istituendo un legame fra effettiva crescita salariale e futura crescita pluriennale della produttività del lavoro basata su riorganizzazioni e/o ristrutturazioni delle singole imprese".

"Governance unica, strutture abilitanti, a cominciare dalla banda ultralarga, formazione e competenze digitali, ricerca diffusa, open innovation: sono queste le cinque priorità indicate dalla Commissione Attività produttive della Camera nel rapporto su Industria 4.0, approvato dopo un' indagine conoscitiva durata cinque mesi, con l' audizione di circa 40 soggetti tra rappresentanti del Governo, istituzioni, centri di ricerca pubblici e privati, università, società di consulenza, parti sociali, aziende italiane e straniere. Emissioni presso alcuni tra i principali centri di eccellenza produttivi e universitari italiani insieme a realtà industriali tedesche". Lo scrive Guglielmo Epifani deputato Pd sul Sole 24 Ore.

"Immenso rimpianto. Tristezza. La sensazione che tutto questo poteva essere evitato". Così Jean-Claude Trichet, 73 anni, presidente della Banca centrale europea dal 2003 al 2011, europeista convinto, parla della Brexit con La Stampa. "Dire che l' uscita del Regno Unito rappresenta il rischio di vedere il progetto storico dell' Unione europea interrotto: ecco, questa è una falsità". E sulle banche aggiunge: "La realtà è che prevale una tendenza del mercato a sovrastimare la vulnerabilità delle banche europee. Qualsiasi sia lo choc, Brexit o meno, esiste un' ipotesi di lavoro fatta da un gruppo di investitori nel mondo per cui gli istituti di credito europei sono più fragili degli altri". È vero? "No, per niente. Certo, fanno meno profitti rispetto alle banche americane. Ma i nostri istituti di credito sono solidi e ben capitalizzati", spiega.

"Le sindache? Vanno accolte con mente aperta, con lo stesso atteggiamento che avremmo se fossero due sindaci. Purtroppo non accadrà, io sono stata discriminata anche per le mie lacrime". Lo dice la professoressa ed ex ministro Elsa Fornero a La Stampa su Virginia Raggi e Chiara Appendino. "Sei sempre giudicato da angoli visuali un po' diversi rispetto agli uomini. Un esempio? Le mie lacrime dopo la presentazione della riforma delle pensioni. Erano due piccole gocce, non sono scoppiata in singhiozzi, eppure sono state descritte in maniera incredibile. Le lacrime degli uomini sono considerate quasi espressione di sensibilità virile, quelle di una donna passano come tensione eccessiva e debolezza nervosa. Ho fondato questa scuola anche dopo che molti mi hanno chiesto quanto l'essere donna abbia influito su come sono stata trattata, qualcuno dice lasciata sola".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza