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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

20 gennaio 2016 | 09.56
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"C' è una classifica in cui l'Italia batte la Francia e la Germania. L' argomento è il lavoro e il numero di partenza, a livello internazionale, è impressionante: entro il 2020 spariranno cinque milioni di posti di lavoro in 15 grandi Paesi, per effetto di una serie di cambiamenti tra cui la quarta rivoluzione industriale, vale a dire le innovazioni e le sinergie in campi come la robotica, l' intelligenza artificiale e le biotecnologie. Ma l' Italia, nella ricerca presentata ieri al World economic forum, ne esce relativamente indenne. Robot e biotech cancelleranno 200 mila posti di lavoro ma ne creeranno altrettanti. In Francia secondo lo studio spariranno circa 500 mila posti a fronte di 100 mila nuove opportunità con un effetto netto di -400 mila. I 5 milioni totali (in negativo) sono a loro volta il risultato di 7,1 milioni in occupazione al capolinea e 2,1 milioni di nuove opportunità". Lo scrive il Corriere della Sera.

Con un impegno di 100 milioni di dollari nei prossimi tre anni Cisco stringe un patto con il governo per la digitalizzazione del Paese. Il Ceo della multinazionale americana, Chuck Robbins, in un'intervista concessa al Sole 24 Ore ne illustra la strategia. "Possiamo distinguere tre categorie di intervento -dice-. Attraverso Invitalia Ventures apporteremo capitali di rischio per far crescere l'ecosistema delle startup, come già stiamo facendo per Regno Unito e Francia. Per lo sviluppo delle competenze digitali, sulla base di un accordo con il ministero dell' Istruzione, aumenteremo sia il numero degli studenti del programma Cisco Network Academy sia la platea delle scuole.Contemporaneamente porteremo avanti iniziative legate alla Ricerca e sviluppo, che in Italia ci vede già impegnati nei laboratori Photonics di Vimercate".

"Alzare la voce ogni tanto fa bene". E "sulla crescita, l'asseItalia-Francia è sempre forte". Lo dice al Messaggero il ministro per gli affari europei francese, Harlem Désir. "La Francia condivide l'idea che la flessibilità debba rientrare nell'attuazione dei criteri del patto di stabilità. La crescita nella zona euro è ancora insufficiente, la situazione economica internazionale resta fragile. E' indispensabile che il motore dell'investimento e della crescita in Europa funzioni al massimo. Grazie aldialogo con la Commissione siamo riusciti a far andare avanti le cose negli ultimi due anni. La Bce di Mario Draghi è riuscita a lanciare il suo programma di Quantitative easing nonostante le reticenze", aggiunge.

"Cuochi a parte, siamo pagati tutti a buoni lavoro", racconta Roberto, giovane lavoratore di un noto ristorante torinese a 'La Repubblica', chiedendo di restare anonimo perché "altrimenti non mi chiamano più"."La maggior parte di noi è sui trenta anni, ma in sala ci sono anche quarantenni rimasti senza occupazione che, in attesa di qualche cosa di meglio, lavorano qui un paio di mesi". Due mesi di lavoro nello stesso posto, per chi è pagato tramite voucher, "è un periodo da record" spiega Roberto. Per legge il lavoratore può ricevere da un singolo committente solo 2 mila e 20 euro l' anno netti. I famosi 7,50 euro l' ora. Quindi la durata della prestazione nello stesso posto varia in base all' orario giornaliero e il turnover è molto veloce. "Lo notano anche i clienti che vengono qui con una certa regolarità", assicura.

Alain Dehaze, belga, 52 anni, da settembre alla guida di Adecco, la più grande azienda di risorse umane del pianeta, che connette oltre 700 mila lavoratori a migliaia di aziende, parla con La Stampa dell'indice globale della competitività dei talenti: l' Italia è zavorrata al quarantunesimo posto, dopo il Costa Rica. "È vero, c' è la Cina, il petrolio, ma dall' altro lato ci sono Paesi e in particolare l' Eurozona che si sta riprendendo, e questo controbilancerà le difficoltà di grandi Paesi come Cina, Brasile o Russia". "Nel Global Talent Competitiveness Index (Gtci) l' Italia si è classificata al quarantunesimo posto e va confrontata per esempio con la Spagna o la Francia. L' Italia è un ottimo posto per far crescere i talenti, ha un buon sistema educativo, una buona professionalità dei lavoratori, è famosa per la creatività, l' innovazione e la qualità. Tutto questo è percepito, ma ci sono anche delle barriere, per esempio la burocrazia, che possono frenare gli investimenti, anche stranieri, e la competitività. L' Italia deve continuare a riformare il Paese e ha bisogno di stabilità politica", spiega.

"Per quello che so il Consiglio dei ministri interverrà modificando la normativa sulla sospensione cautelare e sugli obblighi, doveri e responsabilità dei dirigenti. Si tratta di un'anticipazione del decreto delegato della riforma Madia sul Testo unico del pubblico impiego. Per rispondere alla bufera sollevata dal caso dei dipendenti di Roma che timbravano il cartellino e poi se ne andavano, il governo ha giustamente deciso di inasprire le norme già esistenti". Lo dice Carlo Dell'Aringa a L'Unità.

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