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Calcio: Real-Barca, pressioni su guardalinee per favorire i blancos

22 ottobre 2015 | 13.18
LETTURA: 3 minuti

Giocatori Real Madrid discutono con un arbitro (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Giocatori Real Madrid discutono con un arbitro (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Pressioni nei confronti di un guardalinee del massimo campionato spagnolo per favorire il Real Madrid, nella sfida del 21 novembre, al Santiago Bernabeu, contro il Barcellona, sono alla base di una denuncia anonima inoltrata alla giustizia spagnola. Secondo quanto riporta 'L'Esportiu' e le informazioni della'"Cope', l'avvocato Jacinto Vicente Hernández ha presentato una denuncia alla Procura anti corruzione di Barcellona, per conto di un assistente arbitrale di Prima Divisione che sarebbe stato sottoposto a pressioni, presumibilmente da parte del Comitato Tecnico Arbitrale, per favorire il Real Madrid nel prossimo 'Clasico'.

Secondo la denuncia, la persona del Comitato avrebbe fatto pressioni sarebbe Jose Angel Jiménez Muñoz Morales, attuale membro del Comitato Tecnico degli Arbitri e che si è presentato come numero 6 della lista 'Falange Española' nelle elezioni della Comunidad de Madrid del 1999. Il nome dell'assistente non viene rivelato per paura di rappresaglie. Inoltre la denuncia, si legge sul El Mundo Deportivo, specifica che non è la prima volta che un arbitro riceve pressioni. Nella presunta denuncia, risalente al settembre scorso, Munoz de Morales sarebbe in realtà entrato in contatto con uno degli arbitri favoriti per dirigere il big match della Liga, e avrebbe detto che al Bernabeu si sarebbe dovuto "cercare di arbitrare in un certo modo, che in definitiva consisteva nel danneggiare gli interessi di uno dei club, il Barcellona".

Poi l'arbitro avrebbe apparentemente chiamato il suo assistente, che ha poi denunciato il fatto in forma anonima, per dirgli che "sarebbe stato più opportuno che le decisioni più difficili in quella partita le avesse prese l'arbitro, perché la sua figura è più mediatica, genera più polemiche ed è sottoposta ad un maggior controllo dei media". La Guardia Civil ha già aperto un'inchiesta che potrebbe coinvolgere diversi soggetti.

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