“Forte e importante la scossa che arriva dall’enciclica “Laudato si'” di Papa Francesco sui temi dell’ambiente e dei mutamenti climatici e, più in generale, sullo sviluppo umano. Una visione e una capacità di connettere temi e culture che sembra, francamente, mancare alla politica. Proprio per questo le parole del Santo Padre rappresentano un monito importante a governi e politici di tutto il mondo, che arrivano significativamente a pochi mesi dal vertice Onu di Parigi sul clima". Così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commentando l’enciclica di Papa Francesco.
"Una società, quella tratteggiata da Papa Bergoglio, che può parlare italiano - aggiunge Realacci - Questa idea di società solidale e di economia a misura d’uomo, che sta in campo senza compromettere il futuro, usando meno energia e meno materie prime, infatti, già parla italiano. Coesione sociale, comunità, territori, bellezza e qualità sono parte integrante della capacità italiana di produrre cose che piacciono al mondo. Il nostro contributo ad un “progetto comune” che speriamo si affermi anche alla Cop21 di Parigi".