Il presidente di Italia Lavoro: con Garanzia Giovani impulso all'efficientamento.
Ancora pochi rapporti di lavoro passano dai centri per l'impiego. La conferma è arrivata da Paolo Reboani, presidente di Italia Lavoro, oggi in audizione alla Camera. "Non si tratta però di abbandonare i centri per l'impiego -dice Reboani a Labitalia- e d'altra parte nessuno ce lo dice: non ce lo chiede l'Europa, e neanche l'Ocse o l'Fmi. Da questo punto di vista, la funzione pubblica dei cpi è riconosciuta".
Ma il sistema pubblico da solo non ce la fa a intercettare in tempi utili domanda e offerta di lavoro. "E' ovvio che i cpi non bastano -osserva Reboani- e non sono sufficienti per rendere efficiente il mercato del lavoro: occorre la cooperazione con il privato, una filosofia che Italia Lavoro ha sempre sposato nel corso di questi anni".
Un impulso all'efficientamento del collocamento pubblico arriva dal programma europeo 'Garanzia Giovani' e Reboani sottolinea che "tutte le Regioni, che sono le principali autorità competenti in politiche del lavoro, sembrano convinte di andare verso il sistema pubblico-privato". "E questo - afferma - è già un grande passo in avanti che potrà aiutare a far crescere quella quota di rapporti di lavoro che viene organicamente e in modo ordinata processata dai centri per l'impiego. Ricordiamo che negli altri Paesi questa quota non è certo la totalità, ma è pur sempre un 18-20% e perciò molto lontana dal nostro 3-4%".