"Nelle giornate in cui si celebra l'opera e la figura di Marco Biagi e se ne ricorda l'alta opera di collaborazione con le istituzioni per disegnare un mercato del lavoro più inclusivo, più moderno e di qualità, il Parlamento vota un disegno di legge che abroga il lavoro accessorio, una delle proposte più 'eretiche' del cosiddetto limaccioso Libro Bianco nonché della legge Biagi. Lasciando da parte tutte le osservazioni sul merito, che pure indurrebbero a una revisione e non ad una abolizione dello strumento, non si può non dire che questo è uno sfregio al cadavere di Marco Biagi". Così Paolo Reboani, economista, che collaborò alla stesura del Libro Bianco sul lavoro, interviene, con Labitalia, nel dibattito sull'eliminazione dei voucher.
"Approvare una siffatta legge - avverte - non farebbe altro che riarmare, a 15 anni di distanza, le mani assassine che uccisero sotto un porticato il giuslavorista riformista. Così facendo, a 15 anni di distanza, non si farebbe altro che offrire una inutile vittoria alle forze conservatrici e oscurantiste, quelle che sempre hanno avversato ideologicamente la legge Biagi e tutte le sue proposte, quelle che però la storia ha già sconfitto".
"Mi auguro che ciò non accada. Spero in un sussulto di coloro che hanno sostenuto, votato e applicato le proposte nate in quella primavera di 15 anni fa, la maggioranza riformista dell'Italia, a volte troppo silenziosa. Sarebbe un pessimo servizio al Paese e un oltraggio oltremodo pesante alla memoria di Marco Biagi", conclude.