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Lavoro: Reboani, ripresa occupazione sarà molto lenta

06 agosto 2014 | 13.06
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Il presidente e ad di Italia Lavoro sottolinea con Labitalia : l'80% delle politiche per il lavoro in Italia sono passive, occorre invertire rotta. Semplificare le norme si può e il Jobs Act può garantire il completamento delle riforme.

Paolo Reboani
Paolo Reboani

Per l'occupazione "sarà una ripresa molto molto lenta" e le speranza, almeno par i giovani, sono affidate al programma 'Garanzia Giovani', "che non ha certo capacità taumaturgiche, ma che permetterà ad alcuni giovani di recuperare gap formativi e ad altri di inserirsi per la prima volta nel mondo del lavoro". E' il parere di Paolo Reboani, presidente e ad di Italia Lavoro, agenzia tecnica del ministero del Welfare.

Nei giorni scorsi l'Istat ha evidenziato un lieve calo della disoccupazione a giugno, ma anche un picco massimo di disoccupazione giovanile arrivata a quota 43,7%. "Il dato che ci ha presentato l'Istat -commenta Reboani con Labitalia- è ancora un dato molto fragile: bisogna prenderlo con cautela. Certamente, da un paio di trimestri si registra nuovamente un appiattimento della curva della disoccupazione e qualche miglioramento dal lato del complesso degli occupati".

Per il presidente di Italia Lavoro, si tratta di un "dato importante perché sembrerebbe che il mercato del lavoro non sia più così deteriorato come era in precedenza". Ma "è indubbio -avverte- che il quadro complessivo economico è quello che è: l'economia è ancora molto piatta, e quindi difficilmente possiamo avere a breve grandi recuperi da un punto di vista occupazionale".

Della crisi "soffrono più di tutti i giovani -aggiunge Reboani- e infatti il dato sulla disoccupazione giovanile continua a essere molto molto negativo". "Le prospettive sono ancora incerte -conferma Reboani- e certo non è auspicabile che ci sia un peggioramento ma non è neanche ipotizzabile che ci sia un balzo in avanti dell'occupazione: sarà una ripresa molto molto lenta".

Qualche speranza viene da 'Garanzia Giovani', "uno strumento importante -chiarisce il presidente di Italia Lavoro- e che potrebbe far recuperare tutte quelle posizioni che nel mercato del lavoro ancora oggi sono vacanti, pari più di 100.000 mila". "Certamente, poi, ci sono dei processi di transizione in corso nel mercato del lavoro che possono essere avvantaggiati da 'Garanzia Giovani': per alcuni sarà l'occasione per recuperare le capacità formative e le qualifiche e per altri di essere inseriti nel mondo del lavoro. E' uno strumento non ha proprietà taumaturgiche ma è certamente una politica innovativa rispetto alle politiche del lavoro in Italia", conclude.

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