cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 08:55
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Record del debito pubblico: 132,6%. Pil 2013 -1,9%, sotto livelli 2000

03 marzo 2014 | 13.42
LETTURA: 3 minuti

Record del debito pubblico: 132,6%. Pil 2013 -1,9%, sotto livelli 2000

Roma, 3 mar. (Adnkronos/Ign) - Il 2013 chiude con un rapporto fra debito e pil al 132,6%, in crescita di oltre 5 punti percentuale rispetto al 127% del 2012. Lo rileva l'Istat precisando che si tratta del livello più alto dal 1990, anno di inizio delle serie storiche confrontabili.

Il rapporto deficit-Pil è stato pari al 3% nel 2013, stabile rispetto all'anno precedente, mentre l'avanzo primario (cioè il conto al netto degli interessi) è stato del 2,2% dal 2,5% del 2012.

In valore assoluto l'indebitamento è di -47.321 milioni di euro, pressoché uguale a quello dell'anno precedente. Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari a 34.722 milioni di euro, con un'incidenza sul Pil del 2,2% (nel 2012 era stato pari al 2,5%). Il saldo di parte corrente (risparmio o disavanzo delle Amministrazioni pubbliche) è stato negativo e pari a -13.998 milioni di euro, a fronte dei -4.422 milioni del 2012. Tale peggioramento è il risultato di una diminuzione delle entrate correnti di circa 5,3 miliardi di euro e di aumento delle uscite correnti pari a circa 4,3 miliardi di euro.

Lo scorso anno, il Prodotto interno lordo è stato pari a 1.560.024 milioni di euro correnti, con una riduzione dello 0,4% rispetto all'anno precedente. In volume il Pil è diminuito dell'1,9%, scendendo leggermente al di sotto del livello registrato nel 2000. Nel 2012 si era registrato un ribasso del 2,4%. Il dato è peggiore dell'ultima stima ufficiale del governo, che prevedeva un calo dell'1,7%.

La diminuzione del Pil nel 2013 è stata accompagnata da un calo delle importazioni di beni e servizi del 2,8%, che ha accentuato la contrazione delle risorse disponibili, risultata pari al 2,1%. Dal lato degli impieghi si registrano contrazioni sia dei consumi finali nazionali (-2,2%), sia degli investimenti fissi lordi (-4,7%). Un contributo positivo alla variazione del Pil (+0,8 punti percentuali) è venuto dalla domanda estera netta, mentre è risultato ampiamente negativo l'apporto della domanda nazionale (-2,6 punti) e quasi nullo (-0,1 punti) quello della variazione delle scorte.

Decisamente negativa lo scorso anno la spesa per consumi finali delle famiglie diminuita del 2,6%, dopo il crollo ancora più accentuato registrato nel 2012 (-4%). Il calo dei consumi è stato particolarmente marcato per i beni (-4%), mentre la spesa per i servizi è diminuita dell'1,2%. In termini di funzioni di consumo, le contrazioni più accentuate hanno riguardato la spesa per sanità (-5,7%), quella per vestiario e calzature (-5,2%) e quella per gli alimentari (-3,1%).

Gli investimenti fissi lordi nel 2013 hanno segnato un'ulteriore marcata flessione in volume (-4,7%), dopo quella che aveva caratterizzato il 2012 (-8,0%). Il calo ha riguardato gli investimenti in costruzioni (-6,7%) e quelli in macchinari e attrezzature (-6,3%), mentre per gli investimenti in mezzi di trasporto si registra un aumento del 12,9%. Le esportazioni di beni e servizi sono aumentate in volume dello 0,1%, mentre le importazioni sono scese del 2,8%

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza