I tecnici del Mibact, insieme ai restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure e con la collaborazione dei vigili del fuoco e dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, hanno recuperato 40 opere conservate all’interno della chiesa di Sant’Antonio Abate nella frazione di Cornillo Nuovo nel comune di Amatrice.
"Si tratta - spiega il ministero in una nota, di suppellettili liturgiche - paramenti sacri e libri dell’archivio parrocchiale, tra i quali dei messali del XVII e XVIII secolo. Tra le opere trasportate al deposito presso la Scuola del Corpo Forestale a Cittaducale spicca il tabernacolo ligneo in forma di tempietto dipinto con l’immagine del Cristo risorto e dei santi Giovanni e Antonio Abate e siglato con la data 1568 e il nome del donatore, Cherubino de Jacobo".
I cicli pittorici ad affresco, in particolare la pregevole raffigurazione delle dodici Storie di Sant’Antonio abate di Dionisio Cappelli, non risultano danneggiati e non destano particolare preoccupazione, mentre sono state messe in sicurezza in situ le due preziose statue in terracotta raffiguranti Sant’Antonio abate nella nicchia dell’altare maggiore e la Vergine orante con il Bambino sull’altre laterale destro, attribuite allo scultore abruzzese Saturnino Gatti (1463-1519 ca.) protagonista del rinascimento aquilano. "Donne e uomini del Mibact – dichiara il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – si stanno adoperando con dedizione e professionalità alla tutela del patrimonio culturale nelle aree terremotate. Ringrazio loro insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri del Comando TPC per la pregevole opera che stanno compiendo".