Un'intervista alla senatrice pentastellata, datata 24 agosto 2016, diventa uno spot per il 'no' al taglio dei parlamentari. Estimatori di Azione in confusione
Un'intervista alla pentastellata Paola Taverna, datata 24 agosto 2016, diventa uno 'trollata' formato spot di Carlo Calenda e Azione. "Io sto con @PaolaTavernaM5S. Ascoltatela. Ottime ragioni per dire #IoVotoNo", scrive l'ex ministro su Twitter condividendo la clip e mandando in confusione gli estimatori, increduli davanti al 'cinguettio' di Calenda.
"Era fine sarcasmo. Filmato della Taverna in cui spiega no a Referendum 2016 usando le ragioni del NO al Referendum a cui oggi vota SÌ. Un classico italiano", tenta di spiegare il leader di Azione a chi contesta l'inaspettato 'sponsor'. Nell'ormai lontano 2016, infatti, la 5S si schierava per il 'no' al referendum costituzionale: "Un 'no' motivato, un 'no' - spiegava la senatrice - che nasce dalla voglia di difendere la nostra Costituzione che è patrimonio dell'Italia, patrimonio di una storia importante fatta di democrazia. Diciamo 'no' - aggiungeva Taverna - perché, in realtà, non c'è un risparmio economico, non c'è una velocizzazione dell'iter legislativo, non c'è nulla di quello che vi stanno raccontando...". Ora, 4 anni più tardi, la 'trollata' di Calenda.