I timori che si sono diffusi sui mercati riguardo alla eventuale vittoria del 'no' nel referendum costituzionale, con scenari da 'fine del mondo' (vittoria del M5S e uscita dell'Italia dall'Ue), "mi sembrano delle sciocchezze totali. Non succederebbe sostanzialmente nulla, e mi pare che lo abbia detto anche il ministro Carlo Calenda. Mi riferisco ad una fonte governativa seria: non ci sarebbe nessun contraccolpo catastrofico". Lo ha detto Massimo D'Alema, presidente del Feps ed ex presidente del Consiglio, oggi a margine di un convegno organizzato a Bruxelles dal Pse nella sede del Parlamento Europeo.
"Anzitutto - ha continuato D'Alema - se vincesse il no al referendum non si potrebbero tenere le elezioni anticipate e quindi nessun Cinquestelle potrebbe vincere le elezioni, perché sarebbe obbligatorio rifare le leggi elettorali e quindi la legislatura proseguirebbe normalmente il suo corso. Il governo non è obbligato a dimettersi, perché non c'è nessun automatismo tra le cose: quindi, a me sembra sinceramente che gli italiani dovrebbero essere lasciati in pace, nelle condizioni di votare serenamente".