Il 'sì' al referendum costituzionale del 4 dicembre sarebbe "un passo" per le riforme in Italia perché "semplifica il processo legislativo e chiarisce le responsabilità tra governo centrale e locale che impediscono gli investimenti pubblici e privati". Lo afferma L'Ocse.
Nell'Outlook pubblicato oggi il Pil in Italia dovrebbe registrare una crescita dello 0,8% quest'anno per poi salire a +0,9% nel 2017 e a +1% nel 2018.
L'Ocse prevede inoltre che dopo l'11,9% nel 2015 il tasso di disoccupazione in Italia dovrebbe scendere all'11,5% nel 2016, all'11% nel 2017 e al 10,7% nel 2018.
Nel capitolo sull'Italia si sottolinea poi che il nostro Paese "può fare di più per rendere il sistema fiscale più equo ed efficace, innanzitutto tagliando i contributi sociali sui redditi bassi e spostando la tassazione su consumi e immobili".
Per l'Italia "dovrebbe essere prioritario un programma nazionale mirato per contrastare la povertà delle famiglie con bambini" scrive l'Ocse che evidenzia: "Rafforzando la qualità dell'assistenza per minori e anziani aumenterebbe la partecipazione delle donne al mercato del lavoro".
L'organizzazione promuove la manovra del governo, sostenendo la flessibilità sui conti chiesta dall'Italia all'Ue, ma chiede di destinare tutti i risparmi legati ai minori oneri sul debito alla messa in sicurezza del territorio, al contrasto alla povertà e agli investimenti pubblici.