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Regeni, pg Roma: "No a verità di comodo"

26 gennaio 2019 | 10.58
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(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"La Procura di Roma ha profuso molti sforzi nel tentativo di assicurare alla giustizia i torturatori e assassini di Giulio Regeni. Essi hanno sin qui ottenuto, quanto meno, che non si accettassero verità di comodo". Così il procuratore generale della Corte di Appello di Roma, Giovanni Salvi, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.

Tre anni senza Giulio Regeni

In un'intervista a 'la Repubblica' il presidente della Camera Roberto Fico ha lanciato un'accusa nei confronti del leader egiziano Al Sisi: "Mi ha mentito" sul caso Regeni e "Il Cairo copre gli apparati che hanno ucciso Giulio". "Ora - rincara Fico - vanno dette alcune cose. La prima: siamo in un assoluto stallo giudiziario. La procura del Cairo non ha dato corso ad alcun atto che preluda anche solo all'avvio di un processo ai responsabili del sequestro, tortura e omicidio di Giulio. Questo la dice lunga su ciò che Al Sisi intende fare. Secondo: sappiamo che i cinque innocenti ammazzati al Cairo nella primavera del 2016 non avevano alcuna responsabilità nel sequestro e nella morte di Giulio. Che sono stati sacrificati per farcelo credere. Terzo: sappiamo che le responsabilità della morte di Giulio risiedono all'interno degli apparati di quel Paese". E al ministro dell'Interno Matteo Salvini, il quale detto di non sentirsi preso in giro dal Cairo, la terza carica dello Stato dice: "Quando Giulio morì mi pare di ricordare che Salvini ebbe parole molto dure e forti. Spero che a quelle parole pronunciate prima di essere al governo seguano ora coerentemente fatti forti e importanti".

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