Maxi multa e sospensione dell'attività per due aziende tessili a Reggio Emilia. Nel corso di un blitz, i carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia, insieme ai colleghi e al personale dell'Ispettorato del Lavoro e dalla locale Asl reggiana, hanno scoperto due fabbriche che impiegavano in nero rispettivamente il 20% e il 50% della forza lavoro utilizzata. In una delle due aziende inoltre i carabinieri hanno scoperto che i dipendenti dormivano e mangiavano in locali situati nei piani superiori, in precarie condizioni igienico sanitarie. Non solo. In quei locali, esposti a pericolo di sicurezza anche per la presenza di cavi e fili elettrici, vivevano anche dei bambini.
Nei guai sono finiti un'imprenditrice 62enne e un imprenditore 44enne del settore tessile, entrambi cinesi residenti a Reggio Emilia, ai quali e' stata sospesa l'attività aziendale ed elevata una maxi multa per circa 30mila euro. I dipendenti impiegati in nero, connazionali dei due imprenditori, sono risultati in regola con le norme di soggiorno in Italia.
