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Regionali, i sondaggisti: "Covid ha cambiato equilibri"

22 settembre 2020 | 11.49
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I pareri di Mannheimer, Crespi e Pessato all'Adnkronos

Foto Fotogramma
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È tempo di bilanci dopo le regionali, anche per i sondaggisti. Alcune cifre sono state confermate, come in Campania e in Veneto, mentre in Puglia c’è stato minore scarto, come spiegato all’Adnkronos dal sondaggista Renato Mannheimer: "Sulla lotta tra Michele Emiliano e Raffaele Fitto, accompagnati da Antonella Laricchia, si è detto molto, ma emerge un dato incontrovertibile: la vittoria di Emiliano mostra il radicamento del governatore nella Regione. I sondaggi davano Fitto leggermente avanti, ma il dato si è ribaltato dopo il Covid. La pandemia ha cambiato gli equilibri".

C’è chi invece imputa la vittoria di Emiliano all’errata gestione della campagna elettorale da parte di Fitto, come sottolineato all’Adnkronos da Luigi Crespi: "Fitto che ha sbagliato la campagna elettorale. Si è presentato 'spettinato', ha sbagliato le tematiche". Il candidato del centrodestra "non era dato così indietro prima del voto, a tal punto che si pensava potesse minare il primato di Emiliano, ma la sua sconfitta è dovuta al fatto che dopo il Covid non ha fatto altro che parlare di sé".

Di parere simile Mannheimer, che sostiene l’importanza che la campagna elettorale ha avuto in Puglia: "Il fatto che Fitto fosse davanti prima del Covid non significa nulla, ha sbagliato campagna elettorale. Una volta la campagna contava meno, ora è decisiva". Dello stesso avviso anche il sondaggista Maurizio Pessato, che all’Adnkronos spiega che "Fitto era in vantaggio prima del Covid, ma la fase acuta della pandemia ha portato le persone ad avvicinarsi a chi stava dando delle risposte".

La vittoria di Eugenio Giani in Toscana è arrivata con una forbice dell’8% rispetto alla candidata Susanna Ceccardi, con Irene Galletti dietro. "Rispetto ai sondaggi della primavera – ammette Pessato - il risultato è stato diverso e favorevole al centrosinistra, così come accaduto in parte anche in Puglia. In Toscana sembra che abbia funzionato la coesione per l’area di centrosinistra, a differenza di altre parti". Su un dato sono tutti d’accordo: "la Toscana non è più una roccaforte". "Di roccaforte – spiega Pessato -non si può parlare, dicono anche risultati delle comunali". Crespi definisce la Toscana "contendibile", mentre Mannheimer sottolinea che "le regioni rosse ormai non esistono più".

Sulla Campania e sul Veneto emerge la prospettiva di Mannheimer, che individua "un maggiore potere dei governatori. Vincenzo De Luca in Campania e Luca Zaia in Veneto cercheranno di farsi valere di più a livello nazionale, visti tutti i voti che hanno ottenuto. Anche se in passato c’è stata una disputa con il governo penso che entrambi siano usciti con maggior potere da queste regionali".

Pessato torna sul tema Covid, dicendo che "le persone durante la fase grave della pandemia hanno cercato delle risposte. Per questo De Luca e Zaia hanno fatto una campagna quasi totalmente incentrata sul coronavirus, cercando di parlare ai cittadini per rassicurarli. Questo – conclude Pessato – si è visto anche a livello governativo, con l’aumento dei consensi per il premier Giuseppe Conte".

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