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Campania: Vaccaro, via da Pd? Segreteria regionale da commissariare

07 aprile 2015 | 17.11
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Il deputato anti-De Luca al centro delle polemiche per l'apertura a un dialogo con Caldoro: "Mie dimissioni? Ci sono cose più importanti di cui discutere, i peccati di omissione non sono miei ma della Dirigenza nazionale". E sulla mancata convocazione della direzione regionale, aggiunge: "L'idea di riunire un organismo chiamato a dare indirizzi sui programmi evidentemente è ritenuta eretica e pericolosa"

Campania: Vaccaro, via da Pd? Segreteria regionale da commissariare

"Un sondaggio del Corriere della Sera ha detto che l'84% degli elettori democratici italiani ritiene la candidatura di De Luca inopportuna. Io rappresento questo 84% in questa vicenda. Forse sarebbe da chiedere il commissariamento del partito regionale, che ci ha portato ad oggi, 7 aprile, in queste condizioni, senza mai fare nel 2015 una riunione della direzione regionale per discutere il programma. Mi auguro che tra le tante richieste da fare quella che riguarda la mia posizione venga per ultima, ce ne sarebbero di più importanti da discutere". Lo dichiara all'AdnKronos il deputato campano del Pd Guglielmo Vaccaro, al centro delle polemiche dopo le sue esternazioni rispetto alla possibilità di un dialogo con il candidato del centrodestra alle regionali in Campania Stefano Caldoro.

"Sul piano concreto c'è la possibilità di un incontro con Caldoro come con il candidato di Sel Vozza - prosegue - che secondo me interpretano un disagio diffusissimo all'interno del Pd: sia Vozza che Caldoro potrebbero essere a pieno titolo democratici, sono due riformisti per cultura, hanno militato in formazioni che hanno dato origine al Pd, e di fronte a una candidatura largamente considerata inopportuna diventano l'approdo naturale di un pezzo di elettorato che si confronta con la deriva del Pd in Campania".

"Ovviamente, siccome possono addensarsi dubbi, perplessità e curiosità, in particolare su un incontro con Caldoro, io chiederò che venga trasmesso in diretta streaming - annuncia Vaccaro - perché le disponibilità che sono agli atti sono di natura programmatica ed è giusto che le posizioni che io rappresento sulle cose da fare in Campania possano essere valutate e giudicate da tutti coloro che vorranno seguire in diretta l'incontro".

"Non c'è ancora una data - precisa Vaccaro - c'è il desiderio di un pezzo di Pd di avere nella proposta elettorale una possibilità di rappresentazione di fronte a un'assoluta e assordante assenza del Pd sul piano dell'elaborazione programmatica".

La mancata convocazione della direzione regionale, spiega Vaccaro "credo sia una difesa per evitare discussioni che potrebbero portare allo scoperto la vicenda della candidatura: l'idea di riunire un organismo chiamato a dare indirizzi sui programmi evidentemente è ritenuta eretica e pericolosa. Se ci sono candidati come Vozza, Caldoro e Ciarambino che hanno interesse per queste proposte, con loro ci saranno degli incontri".

"Spiace che non sia possibile dare voce a queste proposte all'interno del Pd, evidentemente abbiamo un candidato che sa già tutto e non ha bisogno di ascoltare voci non dico personali ma della direzione regionale del Pd. Oggi un dirigente Pd che volesse indirizzare una sua osservazione o proposta non ha un luogo deputato a farlo, questo per l'assoluta e gravissima inconsistenza della segreteria regionale, aggravata dall'ignavia della segreteria".

"Io qualche giorno prima delle primarie mi sono autosospeso, poi ho dichiarato che con la presentazione formale della candidatura del Pd ci sarà la mia automatica uscita dal partito, perché essendo io una persona seria non mi nasconderò dietro una vacanza - prosegue Vaccaro - I peccati di omissione, quelli sui quali si dà il giudizio finale, non sono per me''.

''Purtroppo abbiamo registrato troppe omissioni da parte della dirigenza nazionale e l'unica possibilità che c'è per suonare la sveglia è assumere una posizione che dia voce a un larghissimo sentimento di disagio che c'è tra gli elettori del Pd. Alla fine -avverte- saranno gli elettori a decidere, ma noi che abbiamo responsabilità dobbiamo agire".

"Quando c'è un sondaggio che dice che l'84% degli elettori democratici italiani ritiene inopportuno un candidato che nove su dieci non potrà fare il suo lavoro per 5 anni, e che male che va può anche essere eletto ma esponendo la Campania intera a un giudizio di cialtroneria politica sul piano nazionale - aggiunge Vaccaro - l'idea che si farà l'Italia intera è di una regione che non ha alcuna responsabilità civica: sarebbe gravissimo il danno e va scongiurato in tutti i modi, io mi assumo la responsabilità di denunciarlo e in qualche modo, se ci riuscirò, di sventarlo".

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