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Regioni, ecco quanto spendono per informatica

10 luglio 2022 | 11.31
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Ad Abruzzo, Molise e Emilia-Romagna il rating complessivo AAA

(Foto 123RF)
(Foto 123RF)

Abruzzo, Molise ed Emilia-Romagna sono le Regioni italiane più ‘virtuose’ nelle spese sostenute per informatica (materiale, hardware, sviluppo software). Sono le uniche tre ad aggiudicarsi il rating complessivo AAA nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia (TABELLA 1 . )

In particolare, analizzando singolarmente le tre voci che compongono questo capitolo di spesa, emerge che nel 2020 l’Abruzzo ha speso 9.447,91 euro per materiale informatico, 67.319,60 per hardware e 30.998,25 per sviluppo software; il Molise ha speso 212,77 per la prima voce, 4.997,50 per la seconda e 30.500,00 per la terza; l’Emilia-Romagna, rispettivamente, 21.564,38, 14.317,92 e 5.777.209,62 euro.

Tra le Regioni più efficienti nella spesa per informatica, con un rating complessivo compreso tra A e AAA, ne troviamo altre tre con la doppia AA - Lombardia, Umbria, Veneto - e quattro con la A: Basilicata, Lazio, Liguria, Puglia. Tra le Regioni con performance complessive ‘intermedie’ figurano, invece, con BBB Calabria e Piemonte, con la BB la Sicilia e con la B Campania, Marche e Toscana. Mentre risultano non comparabili per questa voce i dati di Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.

A TOSCANA, MARCHE E BASILICATA RATING C IN ALMENO 1 VOCE SPESA INFORMATICA

Toscana, Marche e Basilicata sono le Regioni meno efficienti nelle spese sostenute per almeno una delle tre voci che compongono il capitolo informatica (materiale, hardware, sviluppo software). Sono le uniche a ricevere - per una singola delle tre voci - la ‘C’, il rating peggiore. (TABELLA TOSCANA - TABELLA MARCHE - TABELLA BASILICATA)

Nello specifico, la Basilicata riceve la ‘C’ per la voce sviluppo software, per la quale ha speso nel 2020 1.770.902,96 euro (mentre detiene la A per materiale informatico, con 5.005,66 euro, e la AAA per hardware, con 8.307,14), cifra tuttavia in calo costante dal 2017. Alle Marche la ‘C’ va per la sola voce hardware, per la quale ha speso 1.045.918,80 nel 2020 (mentre ottiene la BBB per materiale informatico, con 42.300,69 euro, e la A per sviluppo software, con 2.314.263,89), anno in cui ha registrato un boom, quintuplicando rispetto all’anno precedente e oltrepassando il milione.

Per la Toscana, infine, il rating peggiore è collegato alla voce materiale informatico, per la quale ha speso nel 2020 295.373,49 euro (mentre per hardware ha la BBB, con 878.088,99 euro, e per sviluppo software la B, con 9.332.894,78) e che appare in risalita rispetto al 2019 tornando sui livelli dei due anni precedenti.

A SICILIA, CAMPANIA E LOMBARDIA RECORD IN ALMENO 1 VOCE SPESA INFORMATICA

Sicilia, Campania e Lombardia sono le Regioni italiane che, in valore assoluto, detengono il record per almeno una delle tre voci che compongono il capitolo informatica (materiale, hardware, sviluppo software). Nello specifico, la Sicilia ha il record di uscite nel 2020 per la voce materiale informatico (326.222,58 euro), la Campania nella spesa per hardware (3.669.265,90) e la Lombardia in quella per sviluppo software (23.402.375,54).
Nella classifica relativa alla voce materiale informatico, dopo la Sicilia, seguono, tra le regioni con la spesa più alta, al di sopra dei 50mila euro: Toscana (295.373,49), Puglia (180.889,18), Piemonte (162.927,86), Valle d’Aosta (82.357,57), Campania (62.701,41). Se si considera la voce hardware, dopo la Campania, con valori oltre il milione, ci sono Lazio (2.530.316,99), Friuli Venezia Giulia (1.795.515,48) e Marche (1.045.918,80). E, ancora, con importi compresi tra 500mila euro e 1 milione, Toscana (878.088,99), Calabria (614.984,72) e Sicilia (529.139,70).

Per quanto riguarda, infine, la singola spesa in sviluppo software, a seguire dopo la Lombardia e tutte con cifre superiori ai 5 milioni, troviamo: Friuli Venezia Giulia (16.960.721,34), Sardegna (15.996.783,53), Campania (13.879.047,27), Piemonte (9.377.115,05), Toscana (9.332.894,78), Veneto (7.624.276,04), Emilia-Romagna (5.777.209,62).

IN LIGURIA, TRENTINO A.A. E MOLISE PIÙ BASSA ALMENO 1 VOCE SPESA INFORMATICA

Liguria, Trentino Alto Adige e Molise sono le Regioni italiane che, in valori assoluti, hanno la minore spesa sostenuta per almeno una delle tre voci che compongono il capitolo informatica (materiale, hardware, sviluppo software). Nello specifico, la Liguria mostra l’importo più basso nel 2020 per la sola voce materiale informatico (89,97 euro), il Trentino Alto Adige nella spesa per hardware (2.201,99) e il Molise in quella per sviluppo software (30.500,00).

Nella classifica relativa alla voce materiale informatico, dopo la Liguria, al secondo posto per la spesa più bassa c’è il Molise con 212,77; a seguire, con importi compresi fra 1.000 e 10.000 euro, figurano Lombardia (1.157,42), Basilicata (5.005,66), Umbria (5.324,07), Lazio (7.930,00), Abruzzo (9.447,91); quindi, fra i 10.000 e i 50.000 euro, Sardegna (12.841,81), Emilia-Romagna (21.564,38), Trentino Alto Adige (23.171,45), Friuli Venezia Giulia (34.942,26), Veneto (39.878,90), Marche (42.300,69). Se si considera la voce hardware, dopo il Trentino Alto Adige, si trovano, con valori fino a 100.000 euro, Molise (4.997,50), Basilicata (8.307,14), Emilia-Romagna (14.317,92), Veneto (16.470,00), Abruzzo (67.319,60), Umbria (81.625,88), Sardegna (86.485,64), Puglia (98.534,31); poi, con importi oltre i 100.000 e fino a 500.000, Lombardia (109.672,56), Piemonte (120.481,27), Valle d’Aosta (147.319,82), Liguria (489.794,76).

Per quanto riguarda, infine, la singola spesa in sviluppo software, a seguire, dopo il Molise, si trova con valore pressoché equivalente, l’Abruzzo (30.998,25), seguito da Trentino Alto Adige (95.770,00) e Umbria (739.850,96); poi, con cifre comprese fra 1 milione e 5 milioni: Sicilia (1.651.492,65), Basilicata (1.770.902,96), Liguria (1.825.609,91), Lazio (2.158.671,10), Marche (2.314.263,89), Calabria (2.950.523,75), Valle d’Aosta (3.238.516,68), Puglia (4.068.988,00).

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