
Per l’Etiopia, l'agricoltura è un asset strategico che rappresenta il 40% del PIL, l’80% delle sue esportazioni, e assorbe l’80% della sua forza lavoro. Il settore è però caratterizzato dall’inefficienza e dal sottoutilizzo della capacità produttiva. Con una ricerca pubblicata su “Agricultural Economics”, un gruppo di esperti dell’Università di Copenhagen ha provato a ricostruire le cause di questo immobilismo, e ha individuato nella religione uno dei fattori decisivi. Il 25% degli agricoltori locali è infatti convinto che sia Dio a decidere la sorte dei raccolti.