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Remdesivir funziona contro covid? Dubbi su bocciatura Oms

17 ottobre 2020 | 15.19
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La casa farmaceutica Gilead: "Risultati non coerenti con le solide evidenze emerse da studi randomizzati, revisionati e pubblicati"

(Fotogramma)
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I risultati sull'efficacia dell'antivirale remdesivir nel trattamento di Covid-19, emersi dallo studio Solidarity dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), "sono stati resi noti prima della loro pubblicazione su riviste peer-reviewed". "Preoccupa quindi il fatto che i risultati dello studio Solidarity, uno studio 'in aperto', non siano ancora stati sottoposti al normale e rigoroso iter di peer-reviewing che consente la loro validazione dal punto di vista scientifico. Ciò in particolare alla luce dei limiti presenti nel disegno dello studio". Lo precisa il gruppo farmaceutico americano Gilead.

"I risultati resi noti - sottolinea inoltre la compagnia - non sono coerenti con le solide evidenze emerse invece dagli studi randomizzati e controllati - questi sì pubblicati su riviste peer-reviewed come 'New England Journal of Medicine' - che hanno dimostrato l'efficacia e la sicurezza di remdesivir".

Lo studio Solidarity, puntualizza Gilead, è "uno studio globale multicentrico in aperto che ha consentito a pazienti di tutto il mondo di ricevere remdesivir (e altri farmaci sperimentali per Covid-19), in particolare nei Paesi in cui non erano in corso studi su questo tipo di farmaci. Lo studio è stato disegnato prima di tutto per garantire ampio accesso ai farmaci: ogni Paese partecipante ha quindi adottato e realizzato il trial secondo le sue specifiche esigenze, arruolando popolazioni di pazienti in alcuni casi anche molto differenti. Ecco perché è molto difficile stabilire se dai risultati ottenuti è possibile trarre conclusioni definitive".

I "benefici clinici" di remdesivir, riporta ancora la società Usa, "sono stati dimostrati in tre studi clinici randomizzati e controllati, incluso uno studio clinico randomizzato in doppio cieco controllato con placebo, in assoluto la migliore tipologia di sperimentazione per quanto riguarda la valutazione dell'efficacia e della sicurezza di farmaci sperimentali come remdesivir. I risultati di questo studio (Actt-1), realizzato dal National Institute for Allergy and Infectious Diseases americano (Niaid) e condotto principalmente negli Stati Uniti e in Europa, hanno mostrato miglioramenti clinicamente significativi nei pazienti colpiti da Covid-19 valutati attraverso differenti parametri. I risultati dello studio sono stati inoltre sottoposti alla procedura di peer-reviewing e pubblicati sulla rivista 'Nejm'. In base a questi risultati, remdesivir è stato incluso in diverse linee guida per il trattamento di Covid-19 ed è stato inoltre approvato in via definitiva o temporanea in circa 50 Paesi del mondo".

Su remdesivir, come agente singolo o in combinazione, attualmente "sono in corso 43 studi (www.clinicaltrials.gov) e lo stesso studio Oms continuerà per il braccio remdesivir - fa notare Gilead - Ricordiamo infine che oggi l'Oms, attraverso il Programma di prequalificazione dei farmaci, ha valutato positivamente remdesivir per quanto riguarda gli standard di qualità, sicurezza ed efficacia, rassicurando così le agenzie internazionali che si occuperanno della sua distribuzione, tra cui le Nazioni Unite".

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