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Renzi a imprenditori su Expo, vi chiedo una mano

13 maggio 2014 | 18.26
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Renzi a imprenditori su Expo, vi chiedo una mano

Milano, 13 mag. (Labitalia) - "Perchè Expo possa concludersi in tempi certi, voglio chiedere una mano agli uomini e alle donne del tessuto produttivo milanese, ai rappresentanti delle istituzioni". E' l'appello che il premier, Matteo Renzi, lancia intervenendo oggi al convegno in Camera di commercio di Milano, dopo il vertice sull'Esposizione universale all'indomani del terremoto giudiziario. "Mollare adesso -sottolinea Renzi- sarebbe una sconfitta di cio' per cui combattete quotidianamente". Il premier fa notare che "sembra che ogni giorno ci sia un derby tra chi pensa che sia tutto finito e chi si alza presto e torna a fare quello che deve fare". E se da una parte il premier assicura che "da parte delle istituzioni non c'è dubbio che ci sarà bisogno di interventi sempre piu' forti e determinati", agli imprenditori dice: "Il mio appello è considerare l'Expo non un fattore burocratico ma costitutivo e identitario" affinchè "l'Italia possa rimettersi in gioco".

"Pensiamo che l'Expo debba diventare il fiore all'occhiello del nostro paese", dice il premier invitando ciascuno a fare la propria parte: "Dobbiamo fare la nostra parte e presentarci in Europa e al mondo, che da maggio 2015 sarà qui a Milano orgogliosi del nostro passato e gelosi del nostro futuro: non possiamo consentire a nessuno di portarcelo via". In relazione al terremoto giudiziario, Renzi spiega di non sottovalutare quanto accaduto e di avere provato un forte senso di sbigottimento: "Non sottovaluto quello che è accaduto, ma confesso di avere avuto un forte senso di sbigottimento, poste le presunzioni di innocenza per tutti perchè siamo uno Stato garantista, e amarezza davanti alle immagini di chi si toglieva una busta dalla giacca e la passava ad un altro. Non lasceremo a chi ruba la possibilità di rubarci anche un pezzo di futuro.Chi ruba va fermato, ma non si fermano le opere, si fermano i ladri. No alla logica sfascista di chi dice: si ferma l'Expo".

Per rispettare le scadenze di Expo verrà coinvolta, "una istituzione immaginata e voluta due governi fa oggi operativa con la nomina del governo e confermata da tutte le forze, quella del dottor Cantone, il presidente dell'autorità nazionale anticorruzione", spiega, assicurando che "il lavoro dell'Anac sarà prestigioso, signifiticativo, di grande importanza e forza". Non sarà, sottolinea Renzi, "un cappello a Expo" ma "l'idea che questo stato possa rafforzare le leggi che già ci sono con un impegno straordinario che porti i cittadini perbene a esere orgogliosi di tutto quello che il pubblico fa".

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