Premier: "Con il sostegno del governo sindaci lavoreranno di più"
"Tutti, tutti i numeri dicono che il Paese è ripartito. Ora, dobbiamo rimboccarci le maniche". Matteo Renzi ha appena finito di incontrare la comunità italiana a Tokyo (dirigenti di Armani, Carpegiani, imprenditori, ricercatori e persino il traduttore di Murukami) in un ricevimento all'ambasciata italiana. È l'antipasto della visita di due giorni in cui il premier vedrà l'imperatore, il premier Shinzo Abe, dedicherà una giornata alla cultura a Kyoto (oltre ad una conferenza all'università). Ma il pallino di Renzi qui in Giappone, dove tra l'altro con una delegazione di Finmeccanica farà il punto sulle prospettive nel settore Difesa, è uno. Lo ripete lui stesso. "Basta lamentarsi, l'Italia è in ripresa, siamo un grande Paese: basta piangersi addosso". Il premier lo sottolinea più volte perché, spiega, "talvolta noi guardiamo al nostro Paese con uno sguardo negativo, con piagnisteo, e invece l'Italia è guardata nel mondo come un punto di riferimento: Basta lamentarsi l'Italia è un grande paese", dice annunciando poi che "mercoledì o giovedì approviamo la riforma della pubblica amministrazione, che è una bella novità".
In questo 'storytelling' Renzi coinvolge davvero tutti, il sud come gli amministratori locali: "Sul sud basta piangersi addosso. Certo è un grande problema il fatto che il sud cresce meno del resto del Paese, sicuramente il governo deve fare di più, ma l'Italia è ripartita, lo dicono tutti i dati: ora rimbocchiamoci le maniche", spiega. E agli amministratori locali, senza polemiche, dice: "Tutti dobbiamo fare di più, non cediamo al piagnisteo. Bisogna mettere a posto di più le nostre città, con strade pulite e città funzionanti, perché quando uno fa tanti chilometri per venire da noi cerca proprio questo. Con il sostegno del governo, gli amministratori locali lavoreranno di più nei prossimi mesi". Per il resto, il premier in Giappone porta i numeri di un Paese, l'Italia, che appunto "è ripartita". E che promette performance con segno più: "Noi puntiamo ad un aumento di 300mld di euro di export in 10 anni".
