L'aumento dello spread "è ovvio se c'è incertezza, non è una minaccia ma è una constatazione". Così il premier Matteo Renzi interviene, in un dibattito pubblico a Bergamo, sull'aumento dei Titoli di Stato che sta pesando su Piazza Affari in vista del referendum costituzionale in agenda il prossimo 4 dicembre.
"Evitiamo di ingrossare le fila del rimpianto del giorno dopo: andate casa per casa, indirizzo per indirizzo, luogo per luogo" per convincere gli indecisi a votare sì al referendum costituzionale, dice il premier invitando tutti a votare per evitare scene come quella delle ultime elezioni americane, con migliaia di persone il piazza contro il successo di Donald Trump.
"Invece che andare il giorno dopo in piazza a protestare, vai il giorno prima a votare. E il partito dell'astensione del giorno dopo come è accaduto in Inghilterra con la Brexit. Sono molto fiducioso nella maggioranza silenziosa degli italiani". Capitolo Pd: "Qualcuno di questi, se gli avessimo dato una poltrona europea, non farebbe polemica, non possiamo basarci sul risentimento", dice senza fare nomi riferendosi a chi, all'interno del partito, fa campagna per il 'No'.