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Renzi: 'Avanti per cambiare Paese basta rinvii o si prendano un altro'

29 aprile 2014 | 20.29
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Renzi: 'Avanti per cambiare Paese basta rinvii o si prendano un altro'

Roma, 29 apr. (Adnkronos/Ign) - Domani la riforma della Pubblica amministrazione mentre slitta al 10 giugno quella del Senato. Ospite di 'Porta a Porta', il premier Matteo Renzi indica la tabella di marcia delle Riforme. Riforme che, mette in chiaro, ''non sono quelle di Matteo, alla fine un punto di incontro serve'', ci hanno chiesto ''quindici giorni in più'', dice riferendosi al rinvio della riforma di Palazzo Madama, e ''nessuno si scandalizza basta che non sia un modo per rinviare'' perché ''se non posso fare le cose, se hanno bisogno di una che 'abbuia', che nasconde', si prendano un altro''.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - "Domani presentiamo con Madia i provvedimenti che noi proponiamo alla Pubblica amministrazione, con un metodo diverso dal solito", ha spiegato Renzi. "Molte cose faranno discutere, si va dalla giustizia amministrativa fino alle questioni legate alla retribuzione mega dei dirigenti e alla gestione della licenziabilità dei dirigenti. Su questo vorrei cambiare la prospettiva, intervendo sulla sospensiva", ha detto il premier. Domani ''non ci sarà il decreto, ma ci sarà una conferenza stampa simile a quella definita 'della televendita'. Siamo indecisi se ci saranno le slide''. Renzi assicura che ''nessuno verrà licenziato'', quella sul numero degli esuberi nella Pubblica amministrazione è "una cifra teorica fatta da Cottarelli, ma non c'è un numero di esuberi, anche perchè con il blocco del turn over fatto dai governi precedenti la percentuale dei lavoratori è come quella degli altri Paesi".

SENATO - La prima lettura delle riforme al 25 maggio "non è una iniziativa elettorale, e vi mostriamo che non è così: arriviamo al 10 giugno, per 15 giorni in più nessuno si scandalizza. Per me va bene, basta che non sia una scusa per rinviare". Slitta la dead line del via libera in aula (il 10 giugno e non come auspicava il premier entro il 25 maggio, data del voto europeo) e slitta anche la presentazione del testo base, su cui lavorare in commissione Affari costituzionali del Senato. Era prevista per oggi, se ne riparla il 6 maggio. Un allungamento dei tempi che non esalta Renzi, ma "l'importante è arrivare alla fine", ripete il premier.

PARTITA DEL CUORE - Una stoccata Renzi la riserva ai Cinquestelle per le polemiche sulla par condicio per la sua partecipèazione alla partita del Cuore, poi annullata. "A chi usa la politica per fare polemica sulla beneficenza, mandiamoli a casa. E' stata una polemica insopportabile, ma se mi fossi impuntato avrei strumentalizzato la beneficenza come fanno loro. Il fatto è che io quel lunedì sarò in Tv lo stesso a parlare di politica. Mi spiace per Emergency, in tutto il mondo nessuno fa polemica sulla beneficenza".

Avanti tutta, dunque, sulle riforme. "Io vado avanti perchè se questo Paese risolve alcuni problemi, come sul fisco o sulla giustizia, può diventare leader mondiale. Se non riesco mi fanno fuori, politicamente si intende".

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