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Renzi: "Mai prima d'ora un taglio delle tasse come questo"

22 ottobre 2015 | 18.22
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Renzi:

"Vi ricordate una legge finanziaria del passato con una riduzione di tasse di questo genere? Ditemelo, vi prego. Se ve la ricordate, ditemelo. Io non me la ricordo". Lo scrive il premier Matteo Renzi nella e-news mensile di ottobre. Poi Renzi si rivolge alla minoranza Pd: "A quella parte del Pd che contesta sempre, a prescindere, vorrei domandare: cosa è più di sinistra? Litigare su mille euro di contante o mettere finalmente le risorse sul sociale e sulla povertà?". "L'anima di questa legge di stabilità non sono le tasse. L'anima è l'investimento nel sociale", prosegue Renzi. "Soldi in più contro la povertà (più settecento milioni rispetto al 2015), soldi in più per il sociale, dall'autosufficienza al dopo di noi (più duecento milioni rispetto al 2015), soldi in più per la sanità (più un miliardo rispetto al 2015), soldi in più per famiglie e bambini (più 400 milioni rispetto al 2015). Potrei proseguire ma so che divento noioso. Solo che la forza dei numeri dimostra che la realtà è più forte delle fantasie dell'opposizione", dice ancora il premier.

Tasse giù - In passato quando si faceva la legge di stabilità (si chiamava 'la finanziaria') la domanda era: chissà quali tasse alzano. Con il nostro governo la domanda è: chissà quali tasse abbassano. C'è una bella differenza, no?", sottolinea Renzi. "Insieme alle riforme strutturali, al JobsAct, al rinnovamento generazionale, alla presenza di molte donne e alla rottura degli schemi tradizionali, credo che sia proprio la sistematica riduzione delle tasse una delle caratteristiche chiave del nostro esecutivo. Ridurre le tasse non è di destra o di sinistra: ridurre le tasse è giusto. Specie in un Paese come l'Italia dove la pressione fiscale è diventata insopportabile. Per questo siamo partiti dagli 80 euro in busta paga a chi guadagna meno di 1.500 euro netti. Poi abbiamo eliminato la componente lavoro dall'Irap e offerto incentivi per le assunzioni a tutele crescenti", ricorda il premier. "Adesso eliminiamo la tassa sulla prima casa, Imu e Irap per chi fa impresa agricola (anche questo è eredità dell'Expo), diamo incentivi a chi investe in azienda. Il prossimo anno, Ires; l'anno dopo gli scaglioni Irpef. E a chi dice che aumenteremo altre tasse, dico che nel 2016 nessun comune o regione le potrà alzare rispetto al 2015, per legge!", conclude Renzi, relativamente alle misure della manovra. Per Renzi, ora, "i numeri dicono che le cose vanno meglio di prima, molto meglio. Certo, mai accontentarsi. Ma la musica è cambiata. Il Pil, gli occupati, i consumi, la fiducia tornano al segno più. Questo è il momento chiave per consolidare la crescita".

Expo - "Vi ricordate questo meraviglioso video di Beppe Grillo?", scrive poi Renzi linkando un video in cui il leader 5 Stelle prevedeva un flop dell'Expo. "I disfattisti volevano che rinunciassimo all'Expo. I pentastellati dicevano che se fossero stati loro al governo avrebbero bloccato i cantieri. E Grillo si domandava: ma chi volete che venga qui? Altra previsione geniale, proprio geniale", ironizza il premier. E a proposito della destinazione dell'area che ha ospitato l'Expo Renzi dà "appuntamento al 10 novembre, a Milano, per riflettere insieme sulle proposte del Governo per quest'area".

Misure anti-ludopatia - "Da qualche giorno i deputati cinque stelle accusano il governo di favorire la ludopatia", scrive Renzi. "Mi limito alla realtà. Ventiduemila sono, più o meno, i punti gioco aperti oggi (non tutti regolari, al momento). Con il nostro governo saranno ridotti a quindicimila". E conclude: "La realtà è più forte delle balle a cinque stelle".

La nuova Leopolda - "La sesta edizione della Leopolda – che avrà qualche sorpresa e caratteristiche diverse rispetto agli anni passati (altrimenti che Leopolda sarebbe?) - si terrà dall'11 al 13 dicembre 2015", annuncia il premier. "Non cambiano solo gli orari: si inizia venerdì verso cena, si finisce domenica a pranzo. Chi vuole partecipare sia fisicamente che suggerendo argomenti, stimoli, spunti può utilizzare la casella leopolda@matteorenzi.it. Sono curioso di leggere le vostre proposte. Perché la Leopolda, come sempre, appartiene a chi ha idee e voglia di condividerle", conclude il premier.

Inchiesta Anas - "Credo che chi corrompe o si fa corrompere non ruba solo punti alla crescita, ma ruba anche un po' del futuro dell'Italia" ha detto Renzi al Tg2 a proposito dell'inchiesta sull'Anas. Il premier, dopo aver richiamato "pieno rispetto per gli indagati" e "tutte le garanzie del caso", ha sottolineato che il punto centrale è che "da parte nostra non solo c'è la volontà di fare pulizia in modo straordinario ma chi, all'interno delle aziende pubbliche, in questo caso sembra che sia l'Anas, viene trovato a rubare, non solo deve pagare ma deve essere cacciato senza alcun perdono".

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