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Responsabile nazionale Uisp: "Circoli scacchi chiusi ma popolarità senza precedenti"

11 marzo 2021 | 15.39
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"Si sta creando un vero e proprio movimento scacchistico su server on-line, ma è un non-gioco. Con la bella stagione proveremo all'aperto"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Gli scacchi sono un'attività sportiva, dunque a livello amatoriale ferma. Tuttavia mai hanno conosciuto tempi di tanto splendore nel nostro Paese. "Un po perché la gente sta a casa e ci si dedica, un po grazie a 'La regina degli scacchi', serie in onda su Netflix, stiamo vivendo una popolarità ed una diffusione on-line senza precedenti. Si sta creando un vero e proprio movimento scacchistico". Lo testimonia all'Adnkronos Marco Ottavi, presidente dell'Associazione sportiva dilettantistica 'Il Discobolo', a Roma, nonché responsabile nazionale settore scacchi Uisp (Unione italiana sport per tutti) che osserva: "Vedremo cosa accadrà a riapertura dei circoli. Sarà questa la prova".

La sede dell'associazione 'Il Discobolo' è infatti chiusa, come tutti i circoli. "Gli allenamenti sono previsti esclusivamente per atleti di interesse nazionale, mentre per gli altri le scacchiere sono sul web", organizzate su vere e proprie piattaforme, server di scacchi open-source, gratuiti come Lichess, che offre la possibilità di giocare online contro persone di tutto il mondo. "Ci si iscrive e si formano gruppi di giocatori - racconta Ottavi - Noi abbiamo creato il 'circolo Mario Albano', in ricordo di un insegnante delle elementari che giocava a scacchi con i propri alunni. Ed oggi siamo arrivati ad organizzare il centesimo torneo".

Quante partite da inizio pandemia? "Una media di venti-trenta partite al giorno a giocatore. Ma è difficile fare conti perché siamo sparpagliati anche in vari gruppi - risponde lo scacchista - Per quanto riguarda solo la sezione 'Circolo Mario Albano', che ha 30 soci, da maggio 2020 nei vari tornei ne abbiamo giocato circa 800. Ma abbiamo partecipato anche a competizioni organizzate da altri circoli, alcune delle quali con centinaia di partecipanti provenienti da tutto il mondo. Ad esempio - spiega - io sto giocando con una squadra di amici di un'altra associazione tutti i mercoledì sera e ogni volta solo nel nostro girone ci sono 16 squadre di almeno 10 giocatori. Si gioca a tempo veloce, 'blitz' di 4 minuti a testa più 2 secondi a mossa, per un periodo di tempo specifico, un'ora e mezza. Ieri sera eravamo 390 giocatori....si parla di migliaia di partite totali!".

Con l'arrivo della bella stagione i circoli scacchistici potrebbero riprendere vita: "Si può giocare all'aperto. Pensiamo di fare richiesta per occupazione di suolo pubblico in un giardino vicino alla nostra sede", annuncia Ottavi. Perché in realtà per gli appassionati "il gioco on line è un non-gioco. Manca l'adrenalina che si attiva in presenza ed anche negli scacchi spesso c'è chi per così dire 'rinuncia' a giocare con la propria testa".

(di Roberta Lanzara)

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